Il prezzo del biglietto che il lettore
paga per assistere ad uno spettacolo
sportivo è comprensivo di due tributi:
l'imposta sul valore aggiunto (iva) e
l'imposta sugli spettacoli Entrambi nati
con la grande riforma fiscale degli anni
Settanta. Particolare non secondario,
perchè a quei tempi le sponsorizzazioni
erano persino vietate in diversi sport. Il
legislatore del 1972 tuttavia si cautelò,
disponendo che oltre ai biglietti l'imposta
sugli spettacoli colpisse anche le
somme date per l'organizzazione dell'evento
sportivo. Una rete a maglie
larghe, da cui i dirigenti sportivi, sfidando
il fisco, cercano da un decennio a
questa parte di sottrarre i proventi delle
sponsorizzazioni.
Il contenzioso è arrivato fino alla
Cassazione, che un anno addietro
diede ragione all'Erario. Intanto uno
studio promosso dalla Lega Calcio
Professionisti rivelava che questa "tosatura"
delle sponsorizzazioni è un'esclusiva
italiana.
Cresce l'insofferenza dell'industria
sportiva (calcio in testa). Su ogni 100 lire
di sponsorizzazione, 9 vengono versate
allo Stato. Una regola che vale per tutti
i contribuenti. Nessuno in Parlamento
ci risulta aver proposto infatti fino ad
oggi una percentuale più leggera per
lo sport di base. Si è sempre puntato
al bersaglio grosso: l'abrogazione del
balzello. Impossibile per uno Stato con i
conti in rosso rinunciare alla fetta di una
torta sempre più grande. O spostare in
parte il prelievo sul altri settori. Si tentò
con l'ippica. I cavalli scesero in piazza.
Nella prima stesura della manovra
finanziaria di questi giorni si ipotizzava
a metà del prossimo anno di coprire
il macato introito del discusso tributo
attraverso il totoscommesse. Qualcosa
di più di una promessa, tanto che ci si
chiede con quale spirito il mondo dello
sport si appresta a pagare in questi
mesi sui ricavi dagli sponsor un tributo
dal futuro incerto.
Per la cronaca sulle sponsorizzazioni
relative all'anno sportivo 1996/'97
le associazioni sportive dilettantistiche
Biellese FCV, Candelo Volley
e Pallacanestro Biella hanno versato
complessivamente al fisco a titolo di
imposta sugli spettacoli l'importo di
69.351.001 lire.