Scommessa sulle scommesse

25 Settembre 1998

Il 29 luglio scorso il Governo ha ricevuto

delega dal Parlamento per la

revisione entro sei mesi dell'imposta

sugli spetaccoli.

Il tributo nacque nel 1972 per colpire

fra l'altro i proventi delle manifestazioni

sportive (biglietteria, sponsorizzazioni e

diritti televisivi).

Di incerta applicazione in alcuni casi

(per esempio sulle prestazioni pubblicitarie),

il balzello ha alimentato un

contenzioso presso numerosi tribunali

della Penisola.

La delega accordata al Governo dell'Ulivo

dal Parlamento, dopo il primo

rigetto in sede di dibattito della Legge

finanziaria '98, prevede l'abolizione del

prelievo per gli spettacoli sportivi.

Una manna per lo sport! Nel suo piccolo

Biella vedrebbe liberarsi risorse per

circa 100milioni di lire.

Il requiem ufficiale per il tributo

dovrebbe quindi essere fissato per il

prossimo gennaio.

Il condizionale è d'obbligo alla luce

dell'obiettivo dell'Erario: sostituire

il mancato gettito con l'introito delle

scommesse sportive extra-ippica.

Sennonchè del progetto definitivo

del Totoscommesse se ne riparlerà nel

2000, mentre Totocalcio e Totogol sono

in calo a causa anche della concorrenza

di "Gratta e vinci" e del "Super-Enalotto".

Insomma, per lo Stato una bella sommessa!

A questo punto possiamo solo azzardare

un'ipotesi sulla base di dati storici

(1997).

Sponsorizzazioni (2.500miliardi di

lire), ingressi a spettacoli sportivi (760)

e diritti tv di Formula 1, calcio, pallacanestro

e pallavolo (503) originano

328miliardi di imposta sugli spettacoli.

Tenuto conto che l'Erario si riserva

il 5% delle entrate dei nuovi pronostici,

l'importo sopra indicato si raggiungerebbe

a 6.560miliardi di scommesse

annue: un traguardo distante

rispetto ai 3.789miliardi del Totocalcio

1997, ma facilmente raggiungibile

con il Totoscommesse a regime (18-

20.000miliardi secondo gli esperti).

Considerato che l'aumento dell'aliquota

Iva (da 10 a 20%) sul prezzo dei

biglietti fino a 25.000 non colmerebbe il

gap, l'ipotesi del rinvio dell'abrogazione

della discussa imposta sugli spettacoli

sembra farsi strada in Roma.









Museo Alessandro Roccavilla

Privacy Policy - Cookie policy