La ipotesi della nuova lega di basket
italiana può essere considerata come
l'ultimo esempio di ricerca del "numero
chiuso" in un'epoca come la nostra
di ricchezza minacciata, di stabilità
apparente, ed insieme la conferma di
una ormai difficile convivenza anche
nello sport d'élite nei Paesi occidentali
fra potere economico (imprenditore)
e potere politico (dirigente), fra
Confindustria da una parte (nuova lega)
e ministero dall'altra (federazione).
Comprendere dove nasce questo
fenomeno, che investe numerosi sport
di squadra come il basketball, e le sue
prospettive è molto importante, perchè
siamo ad un punto quasi di non
ritorno.
Alla base c'è la sensazione di avere
fra le mani un prodotto costoso ed
esclusivo che viene svenduto. Ci piacerebbe
accostare il tutto alla moda: ci
sono la moda e l'alta moda, dove c'è un
prodotto costosissimo, perchè unico,
fatto da pochi per una nicchia, che non
può essere svenduto altrimenti uno ci
perde.
Quell'abito particolare è il format
della Nba piuttosto che quello della
Formula 1, dove anche gli ultimi, che
ripartono comunque sempre insieme
con i primi ogni anno perchè fanno
parte di quel numero chiuso, si assicurano
una quota delle risorse del sistema
perchè la loro nicchia è innamorata
prima dello spettacolo in sè, poi del
risultato.
Quindi una nuova lega presuppone
un nuovo pubblico. Anche televisivo.
Come insegna il calcio, i diritti tv diventano
in questo periodo una scommessa:
in chiaro o criptati? Oggi il club di
pallacanestro i diritti tv non li vede
in sostanza, perchè erosi dai costi di
funzionamento della macchina organizzativa
che lo stesso sostiene per un
importo relativamente contenuto (le
tasse sportive). Domani con la nuova
lega esso li vedrà, magari li venderà in
prima persona, e ne avvertirà i benefici,
a patto che gli sponsor a loro volta
coprano i costi di iscrizione al torneo
(1 miliardo di lire?) e di rinnovo non
indifferenti.
L'altra scommessa è la formazione.
Quando parliamo di Nba non dobbiamo
dimenticare la ricchezza, in termini
di produzione di manodopera, di cui
essa gode: il sistema universitario centenario.
In Europa dove si trova? Allora
oltre ad un nuovo pubblico occorrono
incentivi comunitari a favore di
chi, escluso da quel numero chiuso,
deve produrre per la nuova lega anche
manodopera in grado di competere con
quella statunitense. Altrimenti i giovani
potrebbero voltare le spalle, e questo
non è una buona cosa per uno sport
come il basket.