Le previsioni di Torino 2006

22 marzo 2002

La puntata odierna della rubrica è

dedicata ad un esame sintetico del

bilancio di previsione delle Olimpiadi

invernali di Torino 2006, che é stato reso

noto di recente dal Comitato organizzatore

(Toroc).

E’ d’obbligo una premessa: il documento

è una previsione di ricavi da

conseguirsi e di costi da sostenersi dalla

fase odierna di organizzazione fino

alla conclusione dell’evento (feb-braio

2006) nelle zone interessate direttamente

dalle gare (Torino città, Valsusa

e Valchisone); sono esclusi dalla proiezione

i costi per la realizzazione delle

opere sportive e di quelle connesse che

sono a carico degli Enti pubblici, mentre

sono compresi gli oneri di allestimento

delle suddette strutture: si tratta di quei

beni acquistati e/o noleggiati che non

rimarranno a disposizione dei cittadini

dopo i Giochi Olimpici, quali le tribune

ai bordi delle piste di sci, i sistemi

di telecomunicazione del villaggio che

ospiterà i media accreditati, gli arredi

provvisori del villaggio olimpico... .

Il documento sbilancia in attivo per

30milioni di euro (circa 58miliardi di

lire), che rappresenta quindi il previsto

“avanzo di gestione”, così chiamato

dagli organizzatori in luogo del termine

“utile” per sottolineare la natura di ente

no-profit del Toroc. E’ la differenza in

soldoni tra la previsione di entrate per

circa 1.607miliardi di lire e quella di

uscite per 1.549.

Entrate. I diritti tv fanno la parte del

leone con il 49%, due terzi dei quali a

carico della rete americana Nbc che, tra

l’altro, sta cominciando a versare i primi

acconti. Il 45% è rappresentato dai proventi

del marketing, partito come da

regolamento Cio dopo la conclusione

della precedente Olimpiade di Salt Lake

City (24-2-2002); 97 i miliardi di proventi

residui stimati (con in testa quelli del

merchandising).

Uscite. Sono state suddivise in cinque

macrocategorie: 350 i miliardi di lire per

l’organizzazione delle gare, 300 quelli

per la manodopera ed altrettanti per

le telecomunicazioni; i circa 200 per il

villaggio media non sono stati imputati

a caso: il giudizio sull’organizzazione

da parte della stampa ha un peso

non indifferente sull’opinione pubblica

mondiale; i residui 400 riguardano servizi

diversi: ospitalità atleti, trasporti da

e per i siti di gara, amministrazione... .

Fra questi oneri di gestione non ci sarà

la voce delle imposte. Una legge speciale,

la 285 del 2000, ha dispensato infatti

il Toroc per i proventi della sua attività

dal versamento di tributi che, in base

alla vigente disciplina, dimezzerebbero

il risultato della gestione. Di questi giorni

fra quattro anni scopriremo di quanto

si discosterà il risultato del campo da

quello di questa previsione.









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