Olimpiadi 2006: Torino, Sion e
Klagenfurt-Kraniska Gora-Tarvisio.
Come dire Italia, Svizzera ed Austria. Tre
candidature concomitanti localizzate
sullo stesso sistema montuoso: le Alpi.
E tutte e tre candidature pesanti. Manca
la Francia, già organizzatrice dell'ultima
edizione alpina dei Giochi Olimpici
invernali, quella di Albertville 92.
Un bene od un male questa concentrazione?
E se fra le tre litiganti una
quarta godrà? Difficile. Comunque sarà
una sede europea. E molto forte per
strappare la vittotia alla regione alpina,
la culla dello sci mondiale tradizionale,
quello poco incline a riconoscere le
nuove tecniche sulla neve (snowboard,
sci carving ...).
Accontentata la comunità scandinava
con Lillehammer 94, rimarrebbe ora
l'Europa orientale (Sofia in testa...).
Al di là del Muro di Berlino, nel 2006,
il processo di trasformazione socioeconomica
delle nazioni avrà presumibilmente
raggiunto nuove tappe sulla
via della redistribuzione razionale dei
redditi e della ricchezza, ma la scelta
viene fatta sette anni prima. E solo tredici
mesi fa per esempio per le vie della
capitale bulgara si marciava per il pane.
L'anno prossimo chi si sentirà di ipotecare
il futuro in continuo chiaroscuro di
quei Paesi?
Ed allora si ritorna al punto di partenza:
salvo clamorose sorprese, la partita
si giocherà tra le sedi alpine.
Su quali tavoli?
Quello ambientale: per le Olimpiadi
di inverno c'è in ballo la montagna
con le riserve di ossigeno del verde.
Chi meno inciderà la natura, avrà una
buona chance di successo. Q u e l l o
economico scatena pronostici sulla
base del presunto peso degli sponsor
occulti: la Fiat dietro Torino contro la
Swatch dietro Sion. Ma quello fiscale
potrebbe rilevarsi alla fine decisivo. Il
Comitato Olimpico Internazionale (Cio),
così come le federazioni mondiali dello
sci (Fis), del pattinaggio (Isu) e dell'hockey
su ghiaccio (Iihf ), hanno sede
legale in Svizzera. Si tratta di enti senza
fini di lucro, la cui attività commerciale
gode di una sorta di esenzione tributaria
concessa dalla confederazione. Che
ora potrebbe monetizzare il favore.