L'uomo Del Monte ha detto nì

17 Agosto 1999

Se voi aveste un socio al 38% che

intende scalare con una sua azienda,

potenziale concorrente, la gestione

degli affari della vostra società, gli raddoppiereste

la sponsorizzazione sportiva

da 5 a 10 miliardi di lire? Sì o no?

Vivian Imerman, per intenderci l'

"uomo Del Monte" come recita uno

spot, cioè l'azionista sudafricano di

maggioranza della multinazionale alimentare

ha fatto i suoi calcoli e ha detto

"nì" a Sergio Cragnotti: no alla Cirio

(conserve) e sì alla Lazio (calcio).

Cirio e Lazio, le due aziende legate

in questi ultimi due anni da Cragnotti

in un rapporto simbiotico: la Cirio rilanciata

dal new deal della Lazio entrata

in Borsa grazie alla liquidità della Cirio.

Ora entrambi i marchi (brand) aspirano

ad un mercato mondiale. E questo è il

punto. Il braccio di ferro con il magnate

sudafricano è infatti una questione di

marchio. Una posta attiva importantissima

che però compare molto di rado

nei bilanci di un'azienda. Eppure ad alto

livello essa può aprire le porte dei mercati

più della politica. Basti pensare a

Coca Cola, nata 113 anni fa e venduta in

più di 200 Paesi, compresi quelli nemici

della Casa Bianca che sfilarono alle ultime

Olimpiadi estive del 1996 in Atlanta,

la città della più famosa bevanda nel

mondo. Per la Interbrand di Londra, che

negli ultimi 12 anni ha esaminato oltre

2mila marchi mettendo a punto un

sistema per calcolarne il valore finanziario,

quello Coca Cola raggiunge il 60%

della stima totale di mercato dell'azienda.

Nella classifica londinese dei 100

brand mondiali che superano il miliardo

di dollari di valore, si nota il predominio

di quelli legati a due settori: alimentare

(bevande in testa) e telecomunicazione

(telefonia mobile, pc, internet). E' molto

probabile che il marketing sportivo si

concentrerà sempre di più sul coinvolgimento

di marchi di queste due

industrie, che non a caso soddisfano

altrettanto esigenze vitali della nostra

società: nutrirsi e comunicare.

Sergio Cragnotti ha tentato ancora il

colpo: lanciare in Europa tramite la Lazio

il brand Del Monte, per poi rilanciare nel

mondo il brand Cirio (e quindi la Lazio

sponsorizzata dalla ditta di conserve)

tramite il controllo della rete commerciale

mondiale di Del Monte. Una sorta

di accoppiata come quella dell'amico

Callisto Tanzi con Parmalat-Formula 1

un tempo ed oggi con Parmalat-Parma

calcio, ma con in più una piazza metropolitana

come Roma.

Nel frattempo i 400miliardi ricevuti

proprio da Tanzi per la vendita della

divisione latte serviranno alla Cirio per

"digerire" l'operazione Lazio in Borsa,

ripianando l'indebitamento, mentre la

scalata al capitale Del Monte per lanciare

in orbita pelati e goal per ora è

rimandata.









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