Gettito Irpef e formazione

6 Aprile 2001

In base ad uno studio Nomisma

pubblicato lo scorso ottobre da “Il Sole

24Ore”, i praticanti attività sportive in

Italia sono più di 10 milioni.

Di questi 6,8 milioni sono tesserati

alle varie federazioni e 0,3 agli enti di

promozione sportiva.

Sono circa 4 i milioni di atleti che

operano sotto i 19 anni.

A questi ultimi decidiamo di non

imputare alcuna forma di ricompensa

monetaria.

Abbattiamo i restanti 3,1 milioni di

praticanti con un coefficiente di riduzione

del 50%, in cui comprendiamo

gli sportivi professionisti a busta paga

(automobilismo, calcio, ciclismo, golf,

motociclismo, pallacanestro, pugilato)

e quegli amatori che gareggiano per la

sola gloria.

A ciascuno dei rimanenti soggetti

pari a circa 1,5 milioni assegniamo una

media annua di rimborsi, indennità,

premi e compensi forfettari di 5 milioni

di lire esenti Irpef (il tetto di esenzione è

infatti stabilito attualmente a 10 milioni

annui).

Dal prodotto scaturisce un importo

annuo di 7.500 miliardi di lire di compensi,

che in teoria dovrebbe trovare

riscontro con il totale denunciato dal

movimento sportivo nazionale attraverso

la dichiarazione dei sostituti di

imposta mod. 770.

Alla massa dei compensi così ottenuta

applichiamo ora l’aliquota Irpef

del primo scaglione per il 2000, pari al

18,5%, ed otteniamo una imposta lorda

di 1.387 miliardi di lire.

E’ evidente che la nostra proiezione

è basata su dati medi. Non è detto

che siano tuttavia per eccesso, visto

che non si è tenuto conto volutamente

dei dirigenti, considerati: a) volontari

con rimborsi spese documentati e b)

percipienti di comodo per operazioni

parzialmente inesistenti (sovrafatturazioni).

Una cosa è certa. L’Erario desidera

arrivare a scoprire quel valore di potenziale

gettito. Su cui però dovrà riflettere

in rapporto al costo di formazione dei

4 milioni di praticanti minorenni, pari a

circa 1.200 miliardi di lire di quei 7.500

(con un Irpef di 220), se a ciascuna delle

60.000 associazioni sportive affiliate alle

federazioni assegniamo in media 4 tecnici

operanti nei settori giovanili.

Allora a questo punto i casi sono due:

o lo Stato preleva i circa 1.000 miliardi

di Irpef (1.387 - 220) e si accolla la

formazione sportiva di base attraverso

l’istruzione scolastica, oppure rinuncia

all’intero gettito (1.387) continuando a

puntare sull’attuale modello rappresentato

dal libero associazionismo sportivo.









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