Con l'espressione "marketing mix" si
intende l'insieme delle azioni promozionali
a disposizione di una società
sportiva per raggiungere i suoi clienti.
Essi possono essere selezionati in
diverse categorie. Una di queste è rappresentata
dagli spettatori-tifosi e dai
praticanti.
Nei confronti di questa fetta di mercato
vale la regola delle "quattro P",
dalla lettera iniziale dei termini inglesi
delle variabili: product (lo spettacolo
sportivo ed il merchandising), price (il
prezzo dei biglietti e dei gadget), place
(i punti vendita del prodotto e la tv)
e promotion (la comunicazione verso
l'esterno).
Questa ultima è la variabile del
marketing-mix che più si è fatta spazio
nel mondo dello sport, anche perchè
in questo ramo la fantasia va al potere:
bollini premio, concorsi e lotterie, spettacoli
particolari, campioni di prova,
confezioni speciali, omaggi, esposizioni
e dimostrazioni. Nulla tuttavia rispetto
a quel pezzetto di carta plastificato
che pian piano accompagnerà ogni
momento della quotidianità (patente
dio guida, codice fiscale, documento
di identità, carta di credito...): la tessera
o card.
Partì da Biella alcuni anni addietro
e gli amanti dello sci scoprirono sconti
e facilitazioni non solo sulle piste. Un
pacchetto di servizi che il gestore della
card, una volta concluso l'accordo in
convenzione con il formitore di turno,
vende ai suoi clienti organizzati (industrie,
enti pubblici, associazioni sportive,
sindacali, di categoria...).
Ammortizzati i costi di impianto,
coperte le spese tipografiche per la
fabbricazione della card e quelle per
la loro distribuzione, il business è assicurato.
Le società di calcio lo scoprono
nella stagione 1997/98 ed ora è moda: il
partner dell'affare è generalmente una
banca, per la cui clientela l'uso della
carta (bancomat) è ormai costume diffuso.
Ora per acquistare anche l'abbonamento
al campionato della squadra
del cuore.
Ma il vero business, dalle cifre difficilmente
quantificabili, la società di calcio
lo raggiungerà quando nel "suo" stadio
non si andrà più solo per assistere
alla partita, ma per soddisfare esigenze
primarie e di loisir. E naturalmente chi
sarà sprovvisto della apposita card con
tanto di codice di riconoscimento a
scadenza annuale, rischierà di rimanere
sulla strada.