Bielmonte lanciato

26 Novembre 1999

La stazione sciistica di Bielmonte

punta a specializzarsi come località per

il chilometro lanciato (kl - speed skiing).

Già tappa di Coppa del Mondo nel

prossimo febbraio, in Bielmonte si

lavora per ospitare in futuro i Mondiali

e, se lo “ski de vitesse” sarà inserito nel

programma, le Olimpiadi del 2006.

La scelta è importante: dopo Giro

d’Italia, Rally della Lana ed Open Apt,

anche sulle montagne biellesi si ritorna

ad elaborare una strategia turistico

sportiva basata su eventi di peso. Il

mercato nazionale dell’offerta è pressoché

libero, anche se il competitore si

chiama Cervinia.

Insomma, effetto serra a parte,

l’accreditarsi come la Monza della F1

dello sci dovrebbe essere alla portata.

D’altronde nel panorama invernale per

la piccola stazione biellese a 1.500 metri

non è facile competere con i rinomati

centri alpini valdostani e della regione

di Susa, né affiancare in loco un prestigioso

progetto sciistico come quello

dell’Oasi Zegna.

Sotto l’aspetto ideale della esclusività,

del prodotto di nicchia, il chilometro

lanciato è in linea, a condizione che il

sacrificio ambientale per ospitarlo sia

contenuto; in caso contrario il progetto

andrebbe a ritorcersi proprio contro la

filosofia dell’iniziativa verde tanto cara

alla famiglia Zegna.

Il mercato della domanda è molto

più complesso, considerato che questo

sport in un Paese trainante come gli Usa

non è riconosciuto dalla federsci.

Le questioni sono due e, per certi versi,

costituiscono la verifica del progetto di

marketing che sta dietro all’operazione:

attraverso il kl fare conoscere il comprensorio.

Esse sono: 1) la domanda di

kl; 2) il rapporto tra il mondo dello sci e

quello del kl. Andiamo con ordine.

In termini di praticanti la domanda

è quasi nulla. L’investimento ha quindi

valenza economica diretta solo perchè

il kl, pur non essendo nuova, è una disciplina

del filone “sport estremi” (off-limits)

con una sua audience. Attualmente

i diritti tv vengono incamerati dalla

Fis. Battersi con le altre stazioni perchè

finiscano anche agli organizzatori è fondamentale.

Anche perchè il ritorno di

immagine è contraddittorio: attraverso

il prodotto kl presento altri servizi (sci

nordico ed alpino) a quella platea di cui

sopra potenzialmente non interessata.

Ed allora o questo messaggio è su di

una tv in chiaro, oppure occorre valutare

se è preferibile lanciare con il kl un

look come stazione multiglisse (vedi

Les Arcs/Francia), dove l’offerta è rivolta

soprattutto non al pubblico dello sci

tradizionale, ma a chi intende godersi

la neve ogni giorno con attrezzi sempre

diversi: dallo skwal al fun-carving,

dallo snowblade al telemark e fino allo

snowboard.









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