Quali erano le caratteristiche, che una donna doveva avere per essere considerata bella nel medioevo ?
I canoni di bellezza nel medioevo erano molto rigidi, ed essere considerate attraenti a quei tempi, non era per niente facile. La bellezza, l’essere belle, era veramente molto importante in questo periodo di tempo, le donne medievali ,infatti, si curavano del loro aspetto fisico oltremodo. I tratti somatici , che si era soliti preferire in una donna erano molti: si prediligevano le donne dal viso molto pallido , quasi bianco, con le sopracciglia e la fonte rasate in modo da rendere quest’ultima più ampia, le labbra dovevano essere piccole e fini mentre gli occhi grandi e tondi ( preferibilmente chiari). Si preferiva un corpo con fianchi stretti e abbastanza robusto, il seno non piaceva per questo le donne usavano i corsetti ,non per evidenziarlo, ma per appiattirlo. Le parti del corpo che invece piacevano erano : lo stomaco(ventre) , i polpacci e i piedi; essi venivano spesso messi in risalto , soprattutto la zona corrispondente allo stomaco ,per accentuarla usavano imbottiture sotto ai vestiti.
Spesso le donne , per ottenere tutti i risultati sopra elencati si sottoponevano ad una accurata cosmesi. I capelli piacevano molto biondi , un biondo quasi tendente all’oro, per questo la maggior parte delle donne facenti parte del ceto nobile , si schiariva i capelli con una miscela di ingredienti naturali , quali: zafferano, tuorlo d’uovo, fiori di ginestra e corteccia di sambuco , oppure si applicava quelle che erano chiamate posticci, dei tipi di extension , ricavate dai capelli di paggetti biondi a cui venivano tagliati. All’inizio dell’età medievale erano “obbligate” a portare un velo/cuffia che andasse a coprire l’acconciatura . La tecnica di schiaritura ,dunque, si diffuse poi più tardi. Durante l’epoca feudale le nobildonne iniziarono a tener i capelli sciolti , trattenuti sul capo da un diadema, sennò era usuale fare delle trecce dette “coazzone” annodate insieme a dei nastri , così da ornare il capo ( le acconciature potevano variare in base al ceto sociale: potevano essere costituite da un cono che tratteneva i capelli, dove sopra veniva applicato un velo, o potevano essere raccolti da una retina, che faceva cadere sulla fonte una perla).Essendo che la pelle di tutto il corpo doveva essere ben levigata, e molto pulita , le donne erano solite farsi una specie di ceretta in modo da eliminare tutti i peli , quest’ultima (la ceretta) era formata da un impasto di : arsenico , e calce viva ; la ricetta risale ,più o meno, al quattordicesimo secolo, essa aveva un colore giallastro e veniva usata a temperatura molto alte e poco sopportabili. Nel caso non venisse usata la ceretta , era impiegato un metodo che consisteva nell’inserire aghi roventi nel bulbo pilifero ,così da distruggere l’origine del pelo.
Dopodiché per ammorbidire e levigare ancora di più la pelle, veniva applicato un composto simile allo scrub, generalmente costituito da legno e pezzi di vetro, che veniva poi steso sulla pelle con un massaggio , fatto da professioniste di bellezza , chiamate a domicilio. il viso, le mani e i denti venivano curati in modo particolare: le mani erano inserite dentro a dei guanti insieme a miele e mostarda, e lasciate all’interno di essi per tutta la notte in modo da nutrirle; sulla fronte veniva applicato una miscela , formata da: calce viva e solfuro d’arsenico, che serviva a dare alla fronte un aspetto gonfio e ampio. Sulle guance ,invece, era applicata della cipolla che aveva un effetto “peeling” , in modo da prevenire l’acne. Per detergere il viso , così da renderlo pulito e luminoso , si usavano ricette di manuali antichi , in genere acqua a cui erano aggiunte erbe naturali. I denti , in maniera tale che fossero bianchi , venivano trattati con urina di fanciullo impastata con marmi grattugiati o pomice. nel quattordicesimo secolo le donne cominciarono ad adoperare anche il trucco, sovente utilizzavano la tecnica detta maquillage , che consisteva nel uso di un rossetto, e di una crema formata da un mix di : piombo , aceto e miele. Essa serviva a dare un colorito bianco e opaco al viso; mentre per gli occhi si adoperavano dei carboncini che servivano da ombretto , per aprire lo sguardo, e renderlo seducente.
il pensiero ecclesiastico sulla bellezza medievale
la chiesa , in questo periodo di tempo , disprezzava la bellezza fisica e cercava di inibirla , considerandola come l’espressione del demonio, . infatti, la bellezza fisica, veniva utilizzata solo e soltanto per la rappresentazione come attributo della Madonna e dei santi. La chiesa condannava tutte le pratiche che servivano a aumentare il proprio fascino, ma soprattutto condannava i bagni pubblici , visti come luoghi di perdizione e promiscuità, accusandoli di essere la causa di molte epidemie.
Ebbe una grossa influenza sulle acconciature , inducendo sia gli uomini che le donne a portare veli e cuffie per coprire i capelli, cosa che in realtà cadde velocemente in disuso.
ARTICOLO DI SCOLA SOFIA CAROLINA DELLA CLASSE III A DEL LICEO CLASSICO
sitografia : https://mag.infoestetica.it/magazine-estate-2018/cosmesi-nel-medioevo-bellezza-nel-tempo.html https://tsd.altervista.org/la-bellezza-nel-medioevo https://it.wikipedia.org/wiki/Canone_di_bellezza http://ilmondodiaura.altervista.org/MEDIOEVO/BELLEZZA
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