Elisabetta I Tudor, figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, nasce il 7 settembre del 1533 a Greenwich. Viene dichiarata illegittima dopo l’esecuzione della madre, che era stata accusata di adulterio. Durante il regno di Maria Stuart, Elisabetta trascorre la sua infanzia con il fratello Edoardo VI. Governa l’Inghilterra e l’Irlanda dal 1558 fino alla sua morte avvenuta nel 1603 a Richmond upon Thames. Succede alla sua sorellastra Maria I d’Inghilterra dopo essere stata liberata dalla prigionia, a cui era stata sottoposta per paura che prendesse il potere. È stata l’ultima monarca della casata dei Tudor. Effettua una politica pacifista con la chiesa anglicana. Infatti nel 1559 Elisabetta rende obbligatorio per i servizi religiosi l’uso del “Book of Common Prayer”, ossia una sintesi tra la tradizione cattolica e la tradizione protestante, per poter raggiungere un’uniformità religiosa. Sempre durante lo stesso anno Elisabetta, prescrisse l’Atto di Supremazia, dove i pubblici ufficiali vennero costretti a riconoscerla come sovrana della chiesa anglicana. Alla fine del 1562 Elisabetta contrasse il vaiolo, che le deturpò in parte il viso, ma riuscì a guarire. Durante la sua malattia il Parlamento le chiese di sposarsi o di nominare un erede, in modo tale da evitare una guerra civile dopo la sua morte. Lei rifiutò di fare entrambe le cose e per questo il Parlamento non fu più riunito fino a quando Elisabetta non ebbe bisogno della sua approvazione. Durante il suo regno la sorellastra Maria Stuart a causa di alcuni attentati viene costretta a rifugiarsi da Elisabetta, però in Inghilterra, Maria diventa un punto di riferimento per tutti gli oppositori della regina d’Inghilterra. Elisabetta, anche se controvoglia, decise di far giustiziare Maria nel 1578. A causa del rifiuto da parte di Elisabetta nello sposare Filippo II di Spagna, quest’ultimo decise di inviare l’Invincibile Armata, conosciuta a quel tempo come la più grande e potente flotta marina. Nel 1588, grazie al maltempo, Francis Drake e Charles Howard, due comandanti della flotta inglese, riuscirono a sconfiggere la flotta spagnola, che fu costretta a tornare in Spagna. Durante la guerra in Spagna, Elisabetta si trova a dover affrontare una ribellione, conosciuta come la Guerra dei nove anni, dove Hugh O’Neill, secondo conte di Tyrone si era proclamato re e nel 1595 era stato dichiarato traditore. Elisabetta per cercare di evitare un’altra guerra, fece una tregua con Tyrone che però subito cercò l’aiuto spagnolo. Questa ribellione fu soppressa soltanto pochi giorni dopo la morte di Elisabetta, infatti nonostante i vari tentativi soltanto Charles Bount, riuscì a sconfiggere Tyrone obbligandolo ad arrendersi. Elisabetta, durante i suoi ultimi mesi di vita, soffrì di depressione e il 24 marzo del 1603 morì nel Palazzo di Richmond, poi fu sepolta insieme alla sorellastra Maria nell’abazia di Westminster. Fu la sovrana più anziana vissuta sino ad allora, raggiungendo quasi l’età di 70 anni. Qualcuno afferma che lei in letto di morte proclamò Giacomo Stuart come suo successore, altri invece affermano che lei mantenne il silenzio su questa decisione. Dopo la sua morte fu proclamato re Giacomo I d’Inghilterra, in quanto non ci furono altri pretendenti al trono abbastanza forti da poter contrastare la sua salita al trono. 


ARTICOLO DI SARA VERDINA DELLA CLASSE III I DEL LICEO LINGUISTICO