Talete nacque a Mileto intorno al 624 a.C. da una potente famiglia. Non ci sono molte informazioni su di lui, soltanto alcune tramandate nel tempo. Era un matematico, astronomo, fisico e viene indicato come il primo filosofo del pensiero occidentale che iniziò la ricerca del “principio” e quindi dell’archè ovvero quella cosa da cui tutto nasce e a cui tutto ritorna una volta morto e che rimane immutato nelle trasformazioni delle cose e le accomuna.
Talete lo identifica nell’acqua perché senza acqua non c’è vita; anche nel caldo, che ha caratteristiche opposte, è presente con l’umidità e infine perché l’acqua può trasformarsi sia in qualcosa di solido che di gassoso. Secondo Talete quindi l’acqua è l’archè ovvero ciò da cui tutto nasce e tutto ritorna quando muore e ciò che rimane al di sotto del cambiamento. Ogni cosa è solo la diversa manifestazione dell’acqua.
Con Talete nasce anche il concetto “ilozoismo” ovvero che tutto ha un’anima e tutta la materia non ha nulla di statico ma è vivente.
Talete fu considerato fin dall’antichità uno dei Sette Sapienti e vengono raccontati due aneddoti in particolare su di lui: il primo riferito da Platone nel Teeteto ritrae Talete come un pensatore immerso nelle sue riflessioni teoriche e una sera, mentre osservava le stelle cadde in un pozzo e fu deriso da una servetta che passava di lì, dicendo che desiderava conoscere il cielo ma non si accorgeva di quello che aveva tra i piedi.
Il secondo aneddoto è riferito da Aristotele. Talete per rispondere alle persone che lo accusavano di essere povero e che la filosofia non poteva aiutarlo, avendo previsto un grandissimo raccolto di olive, comprò tutti i frantoi della città e decise di subaffittarli a prezzi elevatissimi dimostrando a tutti che volendo con la filosofia avrebbe potuto arricchirsi ma non era questo il suo scopo.
A Talete vennero attribuiti molti altri meriti come per esempio la dimostrazione di diversi teoremi di matematica, l’aver previsto l’eclissi solare del 585 a.C. e aver calcolato l’altezza esatta della piramide di Cheope.
Talete morì intorno al 548-545 a.C. probabilmente a causa di un’insolazione presa guardando una gara atletica.
ARTICOLO DI FRANCESCA GEDA DELLA CLASSE III D DEL LICEO LINGUISTICO
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