Francisco Franco Bahamonde nacque nel 1892 a El Ferrol in una famiglia di classe media tradizionalmente legata alla marina. La sua infanzia non fu molto fortunata: i genitori erano separati e non sembra aver nutrito grande affetto per il padre. Era descritto come introverso e timido.
A 14 anni entrò all’Accademia Militare di Toledo dove era uno dei cadetti più giovani e di minor statura.
Divenne ufficiale a 19 anni e chiese immediatamente di essere incorporato nell’esercito d’Africa, cosa che gli fu concessa nel 1912. Senza dubbio i suoi anni africani ebbero una notevole influenza nella sua vita sia nella formazione del carattere sia nel miglioramento delle capacità professionali. Fu un ufficiale valoroso, che non sfuggiva nelle situazioni di pericolo nelle quali si dice abbia avuto molta fortuna. Fu ferito varie volte e anche gravemente. Grazie al suo valore e al suo impegno divenne presto una figura rilevante nell’ambiente militare.
Nel 1920 entrò nei ranghi della Legione, gruppo di élite militare di volontari, il cui prototipo umano era l’avventuriero. Si fece conoscere per la sua preoccupazione per le necessità dei soldati ma anche per la sua durezza e il culto della disciplina. Fu un consumato maestro nella guerra africana per piccole manovre avvolgenti su terreni accidentati e un ferreo difensore dell’autorità morale dell’esercito.
La sua carriera militare fu brillante: nel 23 divenne tenente colonnello, due anni dopo colonnello e nel 26, a soli 34 anni, generale di brigata.


Durante la dittatura del generale Primo de Rivera ebbe contrasti con lui sulla politica africana e fu nominato direttore dell’Accademia Militare di Saragozza dove molti dei professori erano militari africanisti. Della dittatura di Primo de Rivera criticò la provvisorietà, tuttavia alcuni dei suo collaboratori saranno i pilastri basilari del suo regime. Accolse senza alcun entusiasmo la proclamazione della seconda Repubblica e disapprovò lo scioglimento della Accademia di Saragoza da parte del Governo Repubblicano, i cui vertici lo consideravano l’unico generale veramente pericoloso per l’esperienza socialista-repubblicana. Nonostante ciò, nel secondo biennio il Ministro Radicale Hidalgo lo nominò Capo di Stato Maggiore e la sua prima preoccupazione fu di restaurare lo spirito militare attraverso i Tribunali dell’Onore e il miglioramento delle condizioni materiali dell’esercito.
Collaborò inoltre nella direzione militare della repressione della Rivoluzione delle Asturie del 1934.
Prima della guerra civile tenne una posizione politica molto defilata. Era un professionista dell’esercito e la sua figura si identificava con idee conservatrici ma moderate. Come gli atri militari di guarnigione in Marocco detestava il mondo dei politici professionisti che considerava la causa dei mali della Spagna. Già allora la sua mentalità era antiliberale benché non fosse un estremista. Giudicava i politici “disprezzabili fantocci” e già in uno dei suoi primi proclami del luglio 1936 affermava che gli spagnoli erano “stufi di loro”.


Le idee base di Franco prima della guerra civile erano il nazionalismo ad oltranza e l’anticomunismo. In realtà la sua ideologia si cristallizzò tra il 1933 e il 1939: in questo periodo incominciò a manifestare la sua religiosità e la sua semplicissima interpretazione del passato storico della Spagna, concepito come lotta perenne tra alcune forze tradizionali, religiose e patriottiche e altre antinazionali e legate alla massoneria. Contrasse matrimonio con Carmen Polo, di distinta famiglia asturiana.
La sua decisione di intervenire nella guerra civile fu tardiva ma risultò inequivocabile e fin dal principio aspirò a esercitare la suprema responsabilità politica.
Franco non assomiglia a nessun altro personaggio storico dell’epoca contemporanea che ha esercitato il potere in prima persona. Veniva da ambienti umani ed ideologici molto differenti da quelli di Hitler o/e Mussolini, e la capacità oratoria di costoro non si può comparare con la pochezza tanto di gesti come di parola che fu del dittatore spagnolo. Fu soprattutto durante la sua vita un militare. Senza dubbio l’esercito fu per lui la cosa più sacra ed importante e considerò le virtù militari come le migliori.

 

 

 

 

Juan Carlos di Borbone e il Generale Franco

Amante della disciplina la praticò e la pretese nella politica che considerava come un compimento del proprio dovere. Altri aspetti del suo carattere furono la serenità e la tranquillità che includeva la sua freddezza, che contrastava fortemente con gli impeti e gli entusiasmi di molti protagonisti della vita pubblica. Il modo di agire di Franco consisteva quasi sempre nel non affrettare le cose. A fronte dell’azione brillante, contraddittoria e spesso confusa che caratterizzò la dittatura di Primo de Rivera, Franco applicò ai problemi il metodo di tergiversare e di lasciare che il passare del tempo li risolvesse.
Ciò contribuisce a spiegare la lunga durata del suo potere, fino alla sua morte, avvenuta nel 1975.

1892- Nasce a El Ferrol
1907- Entra nell’Accademia di fanteria di Toledo
1912- Chiede di essere destinato in Marocco
1916- Ottiene il grado di comandante dopo varie promozioni per anzianità e meriti di guerra
1917- E’ destinato al reggimento del Principe, a Oviedo, con il quale interviene con distacco nella repressione dello sciopero rivoluzionario delle Asturie
1920- Ottiene il comando della prima “bandera del Tercio de Extranjeros” (Legione straniera spagnola)
1922- Pubblica MarruecosDiario de una Bandera
1923- E’ nominato gentiluomo di Camera di Alfonso XIII, che fece da testimone al suo matrimonio con Carnen Polo. Promosso tenente colonnello, ritorna in Marocco per farsi carico del comando del Tercio

1926- Ottiene la carica di generale. Nascita di Carmen Franco Polo
1928- E’ nominato direttore dell’Accademia Generale Militare di Saragozza
1933- E’ comandante militare delle Baleari
1934- Attivo nella repressione della Rivoluzione delle Asturie.
1935- Gil Robles nomina Franco Capo dello Stato Maggiore Generale
1936- Franco è destinato alle Canarie. In luglio torna in Spagna con le truppe della Legione straniera e sostiene la sollevazione militare contro il governo repubblicano. In settembre viene proclamato a Burgos Generalissimo degli eserciti. In ottobre, Capo di Stato.
1937- E’ nominato Capo Nazionale del FET (Falange Espanola tradizionalista) e delle JONS (Giunta delle Offensive Nazionali Sindacaliste)
1938- E’ nominato Capitano Generale
1939- Vinta la guerra civile, instaura in Spagna una dittatura
1940- Si incontra con Hitler a Hendaya. Nonostante le pressioni di tedeschi e italiani, schiera la Spagna su una posizione di neutralità
1941- Franco si incontra con Mussolini a Bordighera
1942- Pubblica sotto lo pseudonimo di “Jaime de Andrade”, Raza 
1950- Matrimonio di Carmen Franco Polo
1969- Nomina come successore Juan Carlos de Borbòn
1970- Commuta le nove pene di morte imposte e assume poteri eccezionali di fatto
1974- Grave malattia. Affida temporaneamente i suoi poteri a Don Juan Carlos. Sanziona l’esecuzione di Salvador Puig Antich
1975- In settembre, ordina l’esecuzione di cinque militanti dell’opposizione armata.
Ultima apparizione pubblica nella Piazza di Oriente. Muore il 20 Novembre



 Franco, Francisco (El Ferrol, 1892 – Madrid 1975), general y político español, introdujo en España un régimen dictatorial, se mantuvo en el gobierno desde 1939 hasta 1975. 
Graduado de la Academia Militar de Toledo, desde 1912 hasta 1920 sirvió en Marruecos, donde estuvo al mando del español de la Legión. De vuelta a casa, él consiguió el liderazgo y la carrera en la Academia Militar de Zaragoza, pero con la caída de la monarquía (14 de abril de 1931) y la proclamación de la Segunda República, fue cerrada, Franco fue enviado como jefe militar las Islas Baleares. Recordó a España después de la victoria electoral de la derecha (1934), fue el encargado de suprimir algunos levantamientos en Asturias. Tras el éxito electoral del Frente Popular (19 de febrero de 1936), Franco fue expulsado del país y enviado a las Islas Canarias. Antes de salir de España, sin embargo, se unió a un grupo de generales que llevaron a cabo golpe de estado contra el gobierno republicano del 18 de julio de 1936. Luego se trasladó a Marruecos, tomó el mando del ejército y se unió a los rebeldes en España, apoyado por la Alemania nazi y la Italia fascista, que le proporcionó aviones de transporte para organizar un puente aéreo a gran escala. Intervino para ayudar al Frente Popular para los muchos voluntarios de muchos países extranjeros, organizados en las llamadas Brigadas Internacionales. 
La estrecha relación con Hitler y Mussolini y Franco hizo progresiva éxitos militares, que se adjudicó el título de Caudillo (en español, ‘cabeza’), el maestro indiscutible de las fuerzas nacionalistas, la conclusión de la guerra civil en abril de 1939, Franco se la conducción del Estado con el título de Generalísimo, el establecimiento de una dictadura fascista (véase el franquismo) y provocando una dura represión de los opositores políticos. 
Durante la Segunda Guerra Mundial no se unieron al Eje y declaró la neutralidad de España, pero estuvo de acuerdo con Hitler (1940) y Mussolini (1941) una estrategia de cooperación (bases de abastecimiento de submarinos y el suministro de materias primas). Después de la guerra llegó a los países occidentales, aprovechando la situación creada por la Guerra Fría, asumió el papel de defensor de la lucha contra el comunismo y en septiembre de 1953 concluyó un acuerdo económico con los Estados Unidos. 
En 1957 la Asamblea General encomendó a la administración del país al almirante Luis Carrero Blanco, y empezó a cuidar de su propia sucesión. Restaurada la monarquía, mientras que mantener el papel del jefe de Estado para la vida en julio de 1969 designado sucesor el príncipe Juan Carlos de España, que la muerte del Caudillo fue coronado rey de España y asumió el gobierno del país.