Dimenticanze inspiegabili, atti casuali e maldestri: sono i comportamenti che costellano la vita di ogni giorno a essere raccolti e interpretati da Freud in una delle sue opere più brillanti. Con la “Psicopatologia”, il padre della psicoanalisi chiama proprio le increspature, gli inciampi, le smagliature della banalità quotidiana a testimoniare la nostra natura più intima, ribaltando una volta per sempre il rapporto tra “profondità” e “superfìcie”. Attraverso esempi tratti dalla propria esperienza, dai racconti di pazienti e amici, da romanzi e poesie, Freud rivela gli insospettabili processi di rimozione che sono alla base di tutti questi “atti mancati”. Così la “Psicopatologia della vita quotidiana,” oltre a offrire una chiave per decifrare tanti momenti della nostra esperienza, costituisce una via d’accesso al regno dell’inconscio, illustrando con un linguaggio semplice e diretto alcuni concetti fondamentali della psicoanalisi. Un testo sorprendente, per accostarsi senza pregiudizi a uno dei pensatori più controversi dell’ultimo secolo.

 

 

 

 

L’interpretazione dei sogni, pubblicato in tedesco nel 1899 con il titolo “Die Traumdeutung”, è una delle opere di Sigmund Freud che sta alla base degli ulteriori sviluppi del pensiero del fondatore della psicoanalisi. Essa presenta un nuovo metodo, rivoluzionario per l’epoca, per accedere ai contenuti inconsci della psiche: non attraverso la tecnica della libera associazione di idee ma attraverso l’interpretazione dell’attività onirica, che di per sé nullifica o almeno limita considerevolmente l’attività censoria della ragione. Prima di Freud solo maghi, veggenti e profeti sembravano possedere la chiave per tradurre gli enigmatici messaggi dei sogni nel linguaggio rassicurante della veglia, mentre la scienza non li prendeva in considerazione. Anzi all’uscita di quest’opera il sogno era relegato ai margini degli interessi psicologici e gli veniva negata addirittura una qualsiasi validità psichica. Dopo questa pubblicazione, tra critiche e interesse, mutò il modo di considerare l’influsso dei sogni sull’inconscio: le basi della psicoanalisi erano state gettate.

 

 

 

 

 

Dalla viva voce di Freud ci viene offerta la più chiara e completa presentazione della psicoanalisi. Il volume raccoglie sia le lezioni effettivamente tenute all’Università di Vienna dal 1915 al 1917, sia il loro proseguimento, che lo stesso Freud scrisse e pubblicò nel 1932. Una sintesi indispensabile per accostarsi alla teoria psicoanalitica, arricchita e completata da quelli che il suo fondatore riteneva i suoi probabili sviluppi e progressi.

 

 

 

 

 

 

 

Per l’importanza che rivestono nella sfera della sessualità o della perversione della sessualità umana, gli argomenti trattati in questo volume sono tutti da conoscere e approfondire. Sono qui raccolti i celebri “Tre saggi sulla sessualità” (1905) e “Contributi alla psicologia della vita amorosa”, insieme con alcuni saggi che Freud scrisse sull.argomento tra il 1905 e il 1920, a comporre un’opera di riferimento completa ed esauriente. Questi saggi, elaborati nel corso di quindici anni di riflessioni e di pratica psicoanalitica, costituiscono nel loro insieme una vera e propria “guida” per comprendere il comportamento sessuale infantile e adulto, dal tabù della verginità alla masturbazione e all’omosessualità, fino alle perversioni.