Nella sala d’ingresso l’attenzione è attratta da due grandi scaffalature in cui sono ben disposti i proiettili d’artiglieria. Essi costituiscono il vanto del Museo in quanto, con gli oltre 150 tipi diversi, viene coperto quasi totalmente il campionario dei proiettili utilizzati sul fronte dell’Adamello, rappresentativo di tutta la gamma di proiettili italiani e austriaci usati sull’intero fronte italiano durante la Grande guerra. In un angolo è stata realizzata una baracca sullo stile di quelle esistenti in Adamello, all’interno della quale hanno trovato collocazione gli attrezzi da cucina: stufe, gavette e quant’altro abbia riferimento allo specifico settore del vettovagliamento.
Nei corridoi di accesso alla seconda sala è sistemato, in appositi quadri, buona parte del materiale fotografico che ci porta idealmente sui luoghi della guerra, tra le trincee, sulle passerelle appese nel vuoto, tra i camminamenti, e ci consente di avere un’idea completa di come si svolgesse la vita al fronte, a temperature che raggiunsero anche i 40 gradi sotto zero, dove era difficile sopravvivere alle avversità atmosferiche prima ancora che al fuoco del nemico.
Nella seconda sala sono conservati, in apposite bacheche, i vari tipi di bombe a mano sia italiane che austriache, fucili, mitragliatrici e oggetti di ogni tipo recuperati in trincea. L’angolo più suggestivo è però quello dedicato alle slitte. Ve ne sono di vario tipo, recentemente recuperate, trainate dai muli e dai cani e rivelatesi indispensabili per rifornire di viveri e materiali le postazioni disseminate lungo il vasto ghiacciaio del Pian di Neve che, diversamente, avrebbe costretto all’impiego di centinaia di uomini.Nella terza sala, oltre a pistole e fucili, sono collocati alcuni manichini con uniformi d’epoca e altro materiale fotografico.
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