La matematica diventa in questo libro protagonista di un romanzo. Un libraio in pensione, per scoprire le strane circostanze della morte di un amico che gli ha lasciato in eredità una biblioteca interamente dedicata alle scienze matematiche, deve rimettersi a studiare aritmetica, algebra, trigonometria e logica, materie che ha sempre detestato fin da quando era studente di filosofia. Ma nell’impresa gli danno man forte i membri della sua “tribù”, in particolare il pappagallo Nofutur, che ha il dono della parola e non solo…
(Kaufbeuren, Baviera, 1929) scrittore tedesco. Giornalista, professore universitario, poeta, traduttore e saggista, E. fondò nel 1965 la rivista «Kursbuch», tra le più vivaci della Repubblica Federale Tedesca. Le sue poesie sono sapientemente intessute di giochi di parole, termini gergali, citazioni saggistiche. Le raccolte principali, spesso nutrite di satira politica, sono Difesa dei lupi (Verteidigung der Wölfe, 1957, nt), Lingua nostra (Landessprache, 1961, nt), Scrittura per ciechi (Blindenschrift, 1964, nt), Mausoleum (1975), La fine del Titanic (Der Untergang der Titanic, 1978), Musica del futuro (Zukunftsmusik, 1991), Chiosco (Kiosk, 1995, nt), Più leggeri dell’aria: poesie morali (Leichter als Luft. Moralische Gedichte, 1999) e il curioso e provocatorio Che noia la poesia: pronto soccorso per lettori stressati (Lyrik nervt! Erste Hilfe für gestresste Leser, 2004). Ha scritto anche testi costruiti con il montaggio di materiali documentari, come il dramma L’interrogatorio all’Avana (Das Verhör von Habana, 1970), sullo sbarco anticastrista alla baia dei Porci, o il «romanzo» La breve estate dell’anarchia (Der kurze Sommer der Anarchie, 1972), sulla vita dell’anarchico spagnolo Buenaventura Durruti, e saggi-racconto per un pubblico trasversale di bambini e adulti: Il mago dei numeri (Der Zahlenteufel, 1997), Ma dove sono finito? (Wo warst du, Robert?, 1998), Considerazioni del Signor Z (Herrn Zetts Betrachtungen, 2013). In campo saggistico sono da ricordare Palaver. Considerazioni politiche (Palaver. Politische Überlegungen, 1968-73, 1974, che contiene tra l’altro: Elementi per una teoria dei media e Per la critica dell’ecologia politica), Ah, Europa! (1987), Mediocrità e follia (Mittelmass und Wahn, 1988), La grande migrazione (Die grosse Wanderung, 1992), Prospettive sulla guerra civile (Aussichten auf den Bürgerkrieg, 1993), Zig zag. Saggi sul tempo, il potere e lo stile (Zickzack: Aufsatze, 1997), Dialoghi tra immortali, morti e viventi (Dialoge zwischen Unsterblichen, Lebendigen und Toten, 2004).
Tutti conoscono la “successione di Fibonacci”: una sequenza di cifre nascosta in molti fenomeni naturali che da oltre ottocento anni affascina i matematici, e che si dice possa predire l’andamento dei mercati finanziari. Ma chi fu in realtà Fibonacci, considerato il maggiore matematico del Medioevo, che comprese per primo che le “nove figure indiane” e soprattutto zephirum, lo zero, avrebbero cambiato il mondo in cui viveva? In un affascinante viaggio che ripercorre la vita di questo genio intraprendente, Keith Devlin permette al lettore di riscoprire una figura cruciale e misteriosa del nostro passato, che con le sue ricerche e il suo “Liber abbaci” – il più importante testo di algebra del tempo che spiegava come adottare il sistema numerico indo-arabico – mostrò all’Europa i risvolti pratici e commerciali della matematica, e aprì così la strada all’ascesa del Vecchio continente verso il dominio scientifico ed economico mondiale.
La storia della matematica ha origine con le scoperte matematiche e prosegue attraverso l’evoluzione nel corso dei secoli dei propri metodi e delle notazioni matematiche il cui uso si sussegue nel tempo.
Racconti matematici è un’antologia curata da Claudio Bartocci che raccoglie racconti di vari autori sul tema della matematica
Come le Sette brevi lezioni di fisica, che ha raggiunto un pubblico immenso in ogni parte del mondo, questo libro tratta di qualcosa della fisica che parla a chiunque e lo coinvolge, semplicemente perché è un mistero di cui ciascuno ha esperienza in ogni istante: il tempo. E un mistero non solo per ogni profano, ma anche per i fisici, che hanno visto il tempo trasformarsi in modo radicale, da Newton a Einstein, alla meccanica quantistica, infine alle teorie sulla gravità a loop, di cui Rovelli stesso è uno dei principali teorici.
Nelle equazioni di Newton era sempre presente, ma oggi nelle equazioni fondamentali della fisica il tempo sparisce. Passato e futuro non si oppongono più come a lungo si è pensato. E a dileguarsi per la fisica è proprio ciò che chiunque crede sia l’unico elemento sicuro: il presente. Sono tre esempi degli incontri straordinari su cui si concentra questo libro, che è uno sguardo su ciò che la fisica è stata e insieme ci introduce nell’officina dove oggi la fisica si sta facendo.
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