Isabella di Castiglia è stata la regina che, in assoluto, ha maggiormente influito sui destini della storia del mondo, in quanto i suoi possedimenti andavano dal Mediterraneo all’America. Ella fu l’ultima grande sovrana medioevale e la prima grande sovrana dell’Età Moderna.

Isabella nacque nella regione del Madrigal in Spagna il 22 aprile 1451 da re Giovanni II di Castiglia e da Isabella del Portogallo. Il padre muore improvvisamente quando Isabella ha solo tre anni e nel 1454 gli succede al trono, per via ereditaria, il figlio Enrico IV.

Il 19 ottobre 1469, dopo aver respinto numerosi pretendenti proposti dal fratellastro sovrano, Isabella sposa Ferdinando (1452-1516), figlio di Giovanni II d’Aragona, principe ereditario di Aragona e re di Sicilia che si impegna a portare a termine con la consorte, appena possibile, la “Reconquista” spagnola. Così a Valladolid si celebrò uno dei matrimoni più famosi della storia per gli interessi politico-economici tra i due eredi delle più importanti corone di Spagna. Questo avvenimento sancì l’unione personale tra due regni che tuttavia si fusero soltanto nel 1516 sotto il governo del nipote Carlo V di Asburgo. Alla morte del fratello Enrico IV, Isabella è incoronata regina di Castiglia il 13 dicembre 1474 a Segovia, dove consacra il regno di Dio, giura fedeltà alle leggi della Chiesa, si impegna a rispettare la libertà e i privilegi del reame e a farvi regnare la giustizia. 

Verso la metà del XV secolo la Penisola Iberica era divisa in quattro regioni: il Regno del Portogallo, il Regno di Navarra, il Regno di Castiglia e di Aragona (il cui dominio comprendeva anche la Sicilia e la Sardegna) e il Regno di Granada, in mano ai musulmani. Quando Isabella sale al trono la convivenza tra ebrei e cristiani si è molto deteriorata e il problema dei “falsi convertitori” è fortissimo. Essa infatti ricevette una Spagna messa all’angolo dall’invasione islamica e dallo strapotere delle lobbies nobiliari ma riuscirà a farne uno stato moderno prima di tante altre nazioni europee.

Il regno congiunto vedrà una serie di eventi epocali:

• dal 1478, con la riaffermazione dell’Inquisizione Spagnola, ebbe inizio l’espulsione di tutti gli ebrei e musulmani che non si convertirono alla fede cattolica. In particolare gli ebrei non Conversos subirono le maggiori discriminazioni sociali ed economiche, vennero additati come “Marranos” e spesso si arrivò a segregarli nei quartieri-ghetto e successivamente, nell’anno 1492 furono cacciati dal territorio spagnolo.

• la Reconquista da parte dei sovrani cattolici, sui territori spagnoli in mano ai non Moriscos, si completò con la caduta del regno musulmano di Granada. La regina con il consorte partecipò di prima persona all’assedio che si concluse nel 1492 con la vittoria sui musulmani. Nonostante la perdita di un’ampia parte del ceto medio produttivo, è in questo periodo che vengono poste le prime basi di una lunga dominazione spagnola nel mondo.

Isabella di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona fecero della Spagna unita una potenza europea e furono i primi monarchi a ricevere l’appellativo onorifico di “Maestà Cattoliche”, tuttora riservato ai re di Spagna. Il titolo di re cattolici fu attribuito da Papa Innocenzo VIII in riconoscimento del loro impegno nel difendere la fede cattolica all’interno dei propri regni.

 

 


Tra i viaggi che hanno cambiato il corso della storia, vi è certamente quello di Cristoforo Colombo, il suo viaggio porterà alla scoperta di un nuovo continente, l’America, inaugurando così il periodo delle grandi esplorazioni geografiche del XV e del XVI secolo.

Cristoforo Colombo, il grande navigatore genovese, era convinto di poter raggiungere le Indie con una rotta più breve di quella già conosciuta, navigando verso occidente attraverso l’Oceano Atlantico. Egli si mise alla ricerca di qualcuno disposto a finanziare l’impresa e dopo il rifiuto del re portoghese Giovanni II, si recò in Spagna per esporre il suo progetto ai Re Cattolici. Non fu un’impresa facile convincerli ma alla fine, dopo anni di rifiuti, il navigatore riuscì ad ottenere il finanziamento guadagnandosi le simpatie di Isabella, motivata dal bisogno di consolidare le finanze del regno e la speranza di trovare nuove ricchezze. Il 17 aprile del 1492 venne firmata la Convenzione di Santa Fé e l’esploratore, da Palos de la Frontera il 3 agosto 1492 iniziò il suo viaggio verso le Indie e la Cina con tre caravelle e un equipaggio spagnolo. Il cercare nuove vie verso l’Oriente portò alla scoperta del continente americano.

Il giorno ufficiale della scoperta delle Americhe è il 12 ottobre 1492, questa data nella storia significa la fine dell’epoca medioevale e l’inizio dell’Età Moderna. Colombo, con la scoperta del Nuovo Mondo, darà ai sovrani spagnoli un impero e la fama mondiale.

 

Colombo battezzò con il nome di Isabella (in suo onore) una delle isole scoperte nel corso del primo viaggio, l’attuale Santo Domingo. Di ritorno dalle Americhe portò materiali preziosi in quantità da ripagare la fiducia della regina, un pittoresco seguito di piante e animali sconosciuti e con i viaggi seguenti anche degli Indios come forza lavoro da sfruttare. Informata della decisione di rendere schiavi i componenti delle popolazioni native, Isabella di Castiglia si oppose fermamente stabilendo che gli uomini portati in catene fossero restituiti alle proprie famiglie e alla propria terra. Ella si prodigò per evitare che la Monarchia Spagnola appoggiasse qualsiasi teoria schiavista e mentre la regina Elisabetta di Inghilterra, qualche anno dopo, fece la sua fortuna con il commercio degli schiavi, a Granada il 16 settembre 1501 Isabella firmò una Istruzione per il governatore delle Indie, Nicolas de Ovando, affinchè proteggesse i diritti degli indigeni dai soprusi spagnoli. Invitò poi a convertire quei popoli alla fede cattolica senza esercitare su di loro alcuna costrizione.

Gli ultimi anni della vita di Isabella vennero rattristati dalla morte improvvisa dell’unico figlio maschio (erede al trono), Giovanni e della giovane figlia Isabella, dalla follia della figlia Giovanna maritata a Filippo di Amburgo e madre del futuro imperatore Carlo V.  Nonostante ciò, la regina non venne mai a meno ai suoi gravosi doveri combattendo fino all’ultimo. Rinchiusa nel palazzo reale di Medina del Campo, la sovrana preparò con cura il suo “ultimo viaggio” e il 12 ottobre del 1504 dettò testamento dove vi dedicò anche un intero paragrafo di norme sul trattamento degli Indios. Isabella morì nel palazzo reale il 26 novembre 1504 (poco prima che Colombo tornasse dal suo ultimo viaggio dalle Americhe) e le sue spoglie riposano nella Cappella Reale di Granada. La reggenza della Castiglia venne assunta da Ferdinando II il quale portò avanti il processo di centralizzazione unificando le istituzioni dei due regni ma, 12 anni dopo la scomparsa della moglie, anche egli morì.

Sarà il nipote Carlo V, dopo aver rafforzato in tutta Europa e nel Mediterraneo il prestigio spagnolo, a dare al paese il massimo splendore. All’imperatore si attribuisce la famosa frase: “Sul mio regno il sole non tramonta mai”. Con questa affermazione egli intendeva dire che, essendo sia re d’Europa sia re d’America, vi era sempre un momento del giorno in cui il sole splendeva su qualche suo possedimento.

 


SITOGRAFIA:

http://www.santiebeati.it/dettaglio/92159

https://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=2487&biografia=Isabella+di+Castiglia

https://www.uccronline.it/2018/10/23/isabella-di-castiglia-la-regina-cattolica-che-difese-la-liberta-degli-indios/

https://historiatestistemporum.forumfree.it/?t=64754586


ARTICOLO REDATTO DA ALESSIA CALGARO DELLA CLASSE III A DEL LICEO CLASSICO