“Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per sé stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni diritti inalienabili, che tra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità.”
In virtù di questi diritti presenti nella Dichiarazione d’Indipendenza le tredici colonie americane giustificarono la loro volontà di autogovernarsi. Infatti, il 4 luglio 1776, con la stesura della Dichiarazione, i colini reclamarono la loro indipendenza dalla madre patria, la Gran Bretagna. Il documento che segnò la nascita degli Stati Uniti d’America venne redatto da una commissione del Congresso Continentale di cui facevano parte alcune figure di rilievo tra cui il giovane avvocato Thomas Jefferson e Benjamin Franklin, rappresentante della camera della Pennsylvania e famoso soprattutto per le sue innumerevoli invenzioni in ambito scientifico come il parafulmine.
Fu proprio lo stesso Franklin a fare in modo che, nella Dichiarazione di Indipendenza, venisse inserito come diritto fondamentale dell’uomo il diritto alla felicità. Questa scelta non nacque però di sua iniziativa ma venne influenzato dalle idee illuministe che apprese nei salotti parigini, nei quali filosofi e scrittori si riunivano per discutere delle varie correnti di pensiero. Infatti, durante il suo viaggio a Parigi, Benjamin Franklin incontrò Luigi Pio, segretario della delegazione del Regno delle Due Sicilie a Napoli, che lo introdusse a una conoscenza approfondita di quell’opera da cui trasse l’idea del diritto alla felicità: La scienza della Legislazione, di Gaetano Filangieri.
“Il nostro Franklin con cui sono, come privato però, legato in qualche amicizia, mi mostrò desiderio di leggere la di lei opera, di cui io gli aveva parlato. Ho dovuto soddisfarlo, e con mio piacere. Per gratitudine mi ha il filosofo americano regalate le sue opere in quarto grande piene delle più giudiziose fisiche esperienze, dalle quali traggo piacere ed utile. Legge un po’ stentatamente l’italiano ma lo comprende benissimo e già mi dice di aver incominciato a gustare le di lei dottrine che trova esposte con “molta chiarezza e precisione”.
Con questa lettera di Luigi Pio a Filangieri ebbe inizio una corrispondenza diretta tra uno dei padri fondatori degli Stati Uniti e il filosofo illuminista del Regno di Napoli.
Gaetano Filangieri nacque il 22 agosto 1753 a Napoli, figlio del Principe di Arianello e della figlia del duca di Fragnito. Nonostante fosse stato destinato sin da bambino alla carriera militare a 17 anni la abbandonò per dedicarsi agli studi giuridici, trascorrendo comunque una vita sedentaria a corte, di cui subì molto nel corso della sua vita poiché lo faceva sentire imprigionato in quanto non lo proteggeva dall’ipocrisia presente in quell’ambiente. Appunto, in una delle lettere che scrisse a Benjamin Franklin manifesta il suo desiderio di abbandonare Napoli e salpare diretto a Filadelfia, la città dell’amore fraterno e rappresentazione del sogno civile descritto nella sua opera più importante: La scienza della legislazione.
“Fin dall’infanzia Filadelfia ha richiamati i miei sguardi. Io mi sono così abituato a considerarla come il solo paese ove si possa essere felice che la mia immaginazione non può disfarsi di questa idea. Ma come abbandonare il proprio paese, senza un motivo ragionevole da addurre.I miei lavori sulla legislazione non potrebbero forse determinarvi di invitarmi per concorrere al gran Codice che si prepara nelle Province Unite d’America, le leggi delle quali debbono decidere della loro sorte non solo, ma della sorte anche di tutto questo nuovo emisfero? giunto che sarei in America, chi potrebbe più ricondurmi in Europa!Dall’asilo della virtù, dalla patria degli eroi, dalla città dei fratelli potrei io desiderare il ritorno in un paese corrotto dal vizio e degradato dalla servitù? La mia anima abituata alle delizie d’una libertà nascente, potrebbe adattarsi più allo spettacolo d’una autorità onnipotente depositata nelle mani di un solo uomo? Dopo aver conosciuta ed apprezzata la società dei cittadini, potrei io desiderare il consorzio de’ cortigiani e degli schiavi?”
La Scienza della Legislazione è il contenitore delle idee illuministe diffuse in Italia nel 1700, idee riformatrici che avevano come scopo quello di rinnovare la società meridionale, caratterizzata da privilegi feudali, e di dare maggior importanza alla cultura, posta alla base della società. Appunto l’opera di Filangieri è un programma di riforma legislativa che introduce le basi su cui si andarono a fondare gli stati moderni. É formata da sette libri, ognuno dei quali manifesta una concezione di pensiero innovativa: Regole generali, Leggi politiche ed economiche, Leggi criminali, Educazioni costumi e istruzione pubblica, Religione, Proprietà, Patria podestà e buon ordine delle famiglie.
“Quali sono i soli soggetti che hanno fino a questi ultimi tempi occupato i sovrani di Europa? Un arsenale formidabile, un’artiglieria numerosa, una truppa ben agguerrita, calcoli diretti alla soluzione di un solo problema: trovare la maniera di uccidere più uomini nel minor tempo possibile. È più di mezzo secolo che la filosofia declama contro questa mania militare. La scena si è mutata, le buone leggi sono l’unico sostegno della felicità nazionale. Il popolo non è più schiavi, e di nobili non ne sono più tiranni. Per questo fine la filosofia è venuta in soccorso dei governi. Tutto è mutato. L’Europa per undici secoli il teatro della guerra e della discordia oggi è divenuta la sede della tranquillità e della ragione ma niuno ci ha dato ancora un sistema compiuto e ragionato di legislazione, niuno ha ancora ridotta questa materia ad una scienza, unendo i mezzi alle regole, e la teoria alla pratica. Questo è quello che io intraprendo di fare in quest’opra, che ha per titolo La Scienza Della Legislazione.”
Scopo dell’opera è dunque quello di creare un modo comune ad ogni nazione di raggiungere la felicità tramite due principi fondamentali: il principio di conservazione e il principio di tranquillità. Perseguendo questi principi la nazione, secondo Filangieri, deve raggiungere la somma felicità: obiettivo ultimo di ogni stato. Questa ricerca della felicità rende le idee del filosofo italiano differenti da quelle illuministe sviluppatosi in Francia; infatti, se per Rousseau l’idea di felicità deve essere dettata dalla maggioranza del popolo, per Filangieri la felicità deve essere garantita a tutti in base all’idea di felicità che ciascun individuo ha. Ed è proprio su questa ideologia, la ricerca della felicità individuale, che si basa il mito americano ponendosi come fine il raggiungimento di uno stato egualitario. Fu proprio questo pensiero innovatore di Gaetano Filangieri a colpire Franklin durante la lettura dei primi libri della Scienza della Legislazione e a convincerlo a iniziare una corrispondenza duratura con il filosofo italiano. Dalla nascita di questa proficua corrispondenza epistolare, entrambi i due uomini trassero dei vantaggi: Filangieri venne influenzato talmente tanto dalle idee rivoluzionarie portate avanti nel continente americano che ne divenne lui stesso il portavoce nella sua opera, mentre Franklin utilizzò le ideologie diffuse nella Scienza della Legislazione per creare un nuovo Stato, in cui vennero introdotti rinnovamenti fondamentali in ambito giuridico.
Questa concordanza di idee manifestata nelle loro lettere, di cui la maggior parte venne smarrita, non si limita solamente all’influenza che le ideologie illuministe ebbero sulla singola persona di Franklin e sulla stesura della Dichiarazione di indipendenza ma si estendono anche sulla Costituzione degli Sati Uniti, redatta nel 1787 dallo stesso Franklin. Infatti, l’influenza che ebbe La Scienza della Legislazione, di cui Franklin possedeva due copie nella sua libreria personale, si nota anche nella redazione degli articoli riguardanti la libertà di commercio, che hanno lo scopo di proteggere l’individuo da tasse ingiustificate.
Dunque, il contributo che Gaetano Filangieri diede alla formazione e alla nascita degli Stati Uniti d’America fu immenso e non bisogna stupirsi se viene spesso celebrato lo scambio di idee che portò alla collaborazione fruttuosa e fondamentale tra i due uomini.
ARTICOLO DI TROTTO ASIA DELLA CLASSE IV B DELLICEO CLASSICO
Bibliografia:
La formazione degli Stati Uniti d’America, 1961, vol.I, pp. 415-420.
Sitografia:
https://filangierimuseo.it/2019/04/24/gaetano-filangieri-e-benjamin-franklin/
https://it.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Filangieri
http://www.lircocervo.it/index/wp-content/uploads/2015/03/2013_II_Dottrina_Amicolo_1.pdf
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