COLLABORAZIONISMO
Con l’annessione degli stati europei alla Germania, i governi collaborazionisti, con le loro identità, eserciti e confini, cominciarono a emergere. La Germania non aveva abbastanza uomini o mezzi per controllare direttamente gli estesi stati sottomessi al Reich, perciò la loro forza lavoro, tutte le loro risorse e materie prime erano destinati agli scopi tedeschi.
I Paesi Bassi furono uno degli stati che collaborarono con la Germania per raggiungere la Soluzione Finale. Prima dell’inizio della guerra ci vivevano 140.000 ebrei e 107.000 vennero deportati nei campi di concentramento. Soltanto 5.000 sopravvissero.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Nonostante la loro politica di neutralità, i Paesi Bassi furono invasi dalla Germania nazista il 10 maggio 1940. Il 15 maggio 1940, dopo il bombardamento di Rotterdam (noto come Rotterdam Flitz), le forze olandesi si arresero. Nel frattempo, Guglielmina, la regina dei Paesi Bassi, era già scappata in Gran Bretagna con la sua famiglia e tutto il governo. Ciò consentì di prendere il potere alla Germania, che inviò Reichskommissar Arthur Seyss-Inquart, un collaboratore austriaco, nei Paesi Bassi per diventare il nuovo capo del governo, in modo tale da ottenere il supporto olandese. Nei Paesi Bassi fu stabilito un governo civile (Reichskommissariat Niederlande), contrariamente a quanto accadde in altri stati (come il Belgio e la Francia) in cui furono creati governi militari.
All’inizio della Seconda Guerra Mondiale i Paesi Bassi avevano 9 milioni di abitanti e 140.000 di essi erano ebrei.I Paesi Bassi erano un rifugio per gli ebrei, che erano integrati nella società e ricoprivano dei ruoli nella pubblica amministrazione, ma senza alcun dubbio su di loro erano diffusi dei pregiudizi: erano considerati avari, ricchi, subdoli e inoltre gli uccisori di Gesù Cristo. Per questi motivi, l’arrivo di nuovi rifugiati ebrei non era ben accetto.
Nel 1931 la NSB (Nationaal Socialistische Beweging), Movimento Nazional-Socialista, fu stabilista dal nazionalista olandese Anton Adriaan Mussert. Essa era totalmente ispirata al partito nazista tedesco, eccetto per quanto riguarda l’antisemitismo.
Durante le elezioni provinciali olandesi del 1935 la NSB ricevette l’8% dei voti della nazione, mentre nelle successive elezioni tutti gli altri partiti le si opposero, come fece la Chiesa Cattolica. Entro il 1936 la NSB aveva 52.000 membri e vi erano anche degli ebrei, ma elementi estremisti nel partito forzarono Mussert ad associarsi all’antisemitismo, quindi nel 1938 gli ebrei non vi furono più accettati.
Mussert desiderava diventare primo ministro, ma fu ignorato.
Durante l’occupazione la popolarità della NSB fu ripristinata, soprattutto per opportunismo. Gli invasori tedeschi misero in pratica la Gleichschaltung, ovvero la conformità forzata, e nel 1941 misero fuori legge tutti i partiti, tranne la NSB, l’unico partito legale.
Hitler considerava gli olandesi come i membri soci della razza ariana e i nazisti volevano incorporare l’Olanda nel Grande Reich Tedesco.
Alcuni uomini e donne collaborarono con i tedeschi o si unirono alle forze armata tedesche, solitamente messi nelle Waffen-SS.
NEDERLANDSCHE SS
Il 9 giugno 1940, in un incontro tra Anton Adriaan Mussert e Gottlob Berger, generale delle SS-Hauptamt (ufficio di comando centrale delle SS tedesche), a Mussert fu ordinato di far iscrivere gente alle SS-Panzer-Division “Wiking”, divisione delle Waffen-SS. I soldati olandesi erano organizzati nel reggimento Standarte Westland.
Himmler voleva estendere le SS nei Paesi Bassi e queste erano le ragioni principali:
1) Le SS volevano acquisire un ruolo importante nelle terre conquistate;
2) Le SS ritenevano che l’arruolamento di volontari fosse essenziale, dunque le Nederlandsche SS non erano solo finalizzate a ottenere nuovi soldati, ma anche a creare i fondamenti per il futuro sistema di arruolamento;
3) Le Nederlandsche SS dovevano convincere Anton Mussert ad accettare il progetto della Grande Germania;
4) Le Nederlandsche SS erano un mezzo di propaganda.
L’11 settembre 1940 le Nederlandsche SS vennero approvate da Mussert e formalmente chiamate Afdeling XI (Dipartimento XI) della NSB. Henk Feldmeijer aveva il comando e dipendeva da Hanns Albin Rauter, il capo delle SS in Olanda, e da Himmler. Nel 1941 a Ellecom fu creata una scuola di formazione per le Nederlandsche SS. Il 1° novembre 1942 il loro nome fu cambiato in Germaansche SS in Nederland; tuttavia alla fine del 1944, a causa della crescente avversione degli olandesi nei confronti dell’invasore nazista e della comune sensazione che la guerra stesse ormai volgendo al termine, le SS Germaansche in Nederland furono di fatto dissolte.
STERMINIO
Progressivamente gli ebrei iniziarono a essere sottoposti a misure restrittive. Nel 1940 furono esclusi dalle batterie antiaeree e gli impiegati ebrei del governo furono licenziati, mentre gli altri dovevano mostrare una Dichiarazione ariana; ci furono pochissime proteste. Nel 1941 la situazione peggiorò, perché agli ebrei non era permesso andare al cinema, in piscina, nei bar, nei ristoranti, nei parchi e nei musei. Nell’agosto 1941 le scuole ebraiche separate divennero obbligatorie, quindi gli ebrei dovevano frequentare scuole diverse e non potevano trascorrere del tempo con studenti olandesi.
Il 1941 è anche l’anno delle uniche proteste di massa contro la persecuzione degli ebrei. A febbraio, un gruppo di giovani ebrei attaccò una squadra di nazionalsocialisti olandesi e delle SS tedesche nel quartiere ebraico di Amsterdam. Nelle lotte morì una SS. Nello stesso mese fu dichiarato uno sciopero generale contro le misure antiebraiche. Per questo motivo un centinaio di giovani ebrei furono mandati nel campo di concentramento di Mauthausen, dove morirono tutti in pochi mesi, e gli iniziatori dello sciopero furono fucilati.
Nella primavera del 1942, agli ebrei nella zona a nord di Amsterdam fu ordinato di trasferirsi nella capitale e il 3 maggio di quell’anno di indossare la stella di David. Quindi, agli ebrei fu vietato di fare acquisti prima delle 15:00, uscire di casa dopo le 20:00, visitare persone non ebree e utilizzare mezzi di trasporto pubblici e privati. Gli ebrei olandesi furono identificati e segregati e poi iniziarono a essere deportati. Nel luglio 1942 fu loro ordinato di recarsi presso la Zentralstelle für jüdische Auswanderung (centrale per l’emigrazione ebraica) per prepararsi all’emigrazione. Quando pochi arrivarono, furono deportati a Mathausen. Dopo le prime deportazioni da Amsterdam, seguirono altre città e province. Gli ufficiali delle SS, accompagnati da poliziotti olandesi, comparivano di sera per arrestare le famiglie ebree, mentre i vicini non potevano o talvolta non volevano fare nulla per aiutarli.
Dopo 15 mesi di deportazioni, nel settembre del 1943 legalmente non c’erano ebrei nei Paesi Bassi, ma circa 30 mila furono nascosti nel Paese. Il 3 settembre 1944 partì l’ultimo treno da Westerbork, perché in seguito le linee ferroviarie sarebbero state distrutte dai bombardamenti degli Alleati.
COLLABORATIONISM
Along with the annexation of European countries to Germany, collaborationist governments, with their own identity, army and borders, started arising. They were actually subdued to German will. Germany didn’t have enough men nor means to control directly the extended countries subjugated to Reich, so their labor force, all the resources and raw materials were aimed to German purposes. The Netherlands was one of the countries which collaborated with Germany to reach the Final Solution.
140,000 Jews lived in the Netherlands before the war and 107,000 of them were deported to concentration camps. Only 5,000 survived.
THE WORLD WAR II
Despite its policy of neutrality, the Netherlands was invaded by Nazi Germany on 10 May 1940. On 15 May 1940, after the bombing of Rotterdam (known as the Rotterdam Flitz), the Dutch forces surrendered. In the meanwhile, Wilhelmina, Queen of Orange, had already fled to Great Britain with her family and all the government. That was the opportunity to gain power for Germany, which sent Reichskommissar Arthur Seyss-Inquart, an Austrian collaborator, to the Netherlands to be the new head of government, in order to get Dutch support. In the Netherlands a civil government (Reichskommissariat Niederlande) was estabilished, contrary to other countries which had military government (such as Belgium and France).
At the beginning of World War II the Netherlands had 9 millions inhabitants and 140,000 of them were Jews. The Netherlands was a refuge for Jews, who were integrated into the society and were in the public administration, but undoubtedly there were some prejudices about them: they were considered mean, rich, sneaky and the killers of Jesus Christ. For these reasons, the arrival of new Jewish refugees was disliked.
In 1931 the NSB (Nationaal Socialistische Beweging) was established by the Dutch nationalist Anton Adriaan Mussert. That was totally inspired by German Nazi Party, except for antisemitism.
In the 1935 Dutch provincial elections, the NBS received the 8% of country’s vote, while in the next elections all the other parties opposed it, as did the Catholic Church. By 1936 the NSB had 52,000 members and there were as well Jews, but extremist elements in the party forced Mussert to associate himself to antisemitism, so in 1938 they were not allowed anymore.
Mussert wanted to become prime minister, but he was ignored.
During the occupation, the popularity of NSB was restored, especially for opportunism. The German occupiers put into practice Gleichschaltung (“enforced conformity”) and in 1941 forbade all parties, except for NSB, which was the only one legal.
Hitler considered Dutch people as fellow members of the Aryan master race and Nazis wanted to incorporate Holland into the Greater Germanic Reich.
Some men and women collaborated with the Germans or joined the German armed forces, usually being placed in the Waffen-SS. Henneicke Column captured hiding Jews for a price and delivered them to Germans. Approximately 9,000 Dutch Jews were captured and sent to death by the group. The NSB was important in lower government and civil services (every new mayor appointed was a member of the party), but the Germans preferred to leave the existing elite in place for higher functions.
NEDERLANDSCHE SS
On 9 June 1940, in a meeting between Anton Mussert and Gottlob Berger, general of SS-Hauptamt, Mussert was ordered to enroll people in 5. SS-Panzer-Division “Wiking”, division of Waffen-SS. Dutch soldiers were organized in Standarte Westland regiment.
Himmler wanted to extend SS to Netherlands and these were the main reasons:
1) SS wanted to take an important role in conquered countries;
2) SS thought enrollment of volunteers was essential, so Nederlandsche SS were not only aimed to obtain new soldiers, but also to create establishments of the future enrollment system;
3) Nederlandsche SS had to convince Anton Mussert to accept the Great Germany project;
4) Nederlandsche SS was a means of propaganda.
On 11 September 1940 Nederlandsche SS were approved by Mussert, formally called Afdeling XI (Department XI) of NSB. Henk Feldmeijer controlled the command and was dependent to Hanns Albin Rauter, the head of SS in Netherlands, and to Himmler. In 1941 in Ellecom a formation school for Nederlandsche SS was created. On 1 November 1942 their name was changed in Germaansche SS in Nederland; however at the end of 1944, because of the growing aversion of the Dutch to the Nazi invader and the common feeling that the war was now drawing to a close, the Germaansche SS in Nederland were in fact dissolved.
EXTERMINATION
Pogressively the Jews began to be subjected to restrictive measures. In 1940 they were excluded from anti-aircraft batteries and Jews government employees were dismissed, while the others had to show an Aryan Declaration; there were very few protests. In 1941 the situation got worse, because Jews weren’t allowed to go the cinema, swimming pool, cafés, restaurants, parks and museums. In August 1941 separated Jewish schools became compulsory, so Jews had to attend different schools and couldn’t spend time with Dutch students.
1941 is also the year of the only mass protests against the persecution of the Jews. In February, a group of young Jews attacked a team of Dutch National Socialists and German SS in the Jewish quarter of Amsterdam. In the struggles an SS died. In the same month a general strike was declared against anti-Jewish measures. For this reason a hundred young Jews were sent to the Mauthausen concentration camp, where they all died within a few months, and the initiators of the strike were shot.
In the spring of 1942, Jews in the area north of Amsterdam were ordered to move to the capital and to wear the star of David on 3 May. Then, Jews were forbidden to shop before 3 pm, to leave the house after 8 pm, to visit non-Jews and to use public and private means of transport. The Dutch Jews were identified and segregated and then they started being deported. In July 1942 they were ordered to go to the Zentralstelle für jüdische Auswanderung (Central for Jewish Emigration) to prepare for emigration. When few arrived, they were deported to Mathausen. After the first deportations from Amsterdam, other cities and provinces followed. The SS officers, accompanied by Dutch policemen, appeared in the evening to arrest the Jewish families, while the neighbors could not or sometimes did not want to do anything to help them.
After 15 months of deportations, in September 1943 legally there weren’t any Jews in the Netherlands, but about 30 thousand were hidden in the country. On 3 September 1944 the last train from Westerbork left, because later the railway lines would be destroyed by Allied bombing.
http://gdmuniversita.blogspot.com/2014/10/aart-heering-il-paradosso.html
http://mysteriumstoria.blogspot.com/2016/01/i-collaborazionisti-dei-nazisti-una.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Nederlandsche_SS
ARTICOLO DI VANESSA MUSSO DELLA CLASSE V A DEL LICEO CLASSICO
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