Porta la firma del presidente Marco Fulcheri e del dirigente scolastico Gianluca Spagnolo la convenzione che sarà siglata in mattinata tra la sezione Ana e il Liceo Classico di Biella. Si tratta di un progetto di alternanza scuola-lavoro, denominato «Biblioteche alpine», che sta coinvolgendo il Centro Studi Ana del 1° Raggruppamento (che comprende le sezioni di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) e che permetterà agli studenti delle classi del triennio di collaborare alla catalogazione del materiale custodito negli archivi e nella biblioteca delle varie sezioni, acquisendo competenze sui criteri e sui programmi di catalogazione.
«È la prima volta che l’Ana si apre alle scuole – commenta Marco Fulcheri – e la nostra sezione in particolare lo farà coinvolgendo non solo il Classico, ma anche lo Scientifico. I ragazzi interessati avranno l’opportunità di seguire un corso di formazione con un tutor appositamente preparato e impareranno a utilizzare la piattaforma Bibliowin, che riunisce sotto un unico sistema di catalogazione tutte le biblioteche dell’associazione. Il percorso prevede inoltre un incontro con un bibliotecario attivo in una sede universitaria, esperto nella gestione dei dati e delle biblioteche, che possa illustrare in modo diretto e concreto le tipologie e le possibilità di lavoro sul campo».
In base alle modalità concordate con la scuola, i ragazzi potranno decidere se svolgere l’attività durante l’anno scolastico o nel periodo delle vacanze estive. Collaborando con la sezione Ana di Biella gli studenti entreranno in contatto con libri e documenti di grande fascino.
«Il nostro archivio – aggiunge ancora il presidente Fulcheri – comprende documenti, fotografie, fogli matricolari, ma anche diari, lettere e altro materiale legato in particolare all’attività militare. Spiccano tra gli altri il fondo del 53° Fanteria e quello del generale Felice Boffa Ballaran, che è stato tra i fondatori della Scuola Militare Alpina di Aosta. Cartografo, fu tra coloro che, alla fine della Grande Guerra, si occupò della ridefinizione dei confini nazionali».
L’archivio e la biblioteca della sezione sono attualmente oggetto di un lavoro di inventario e catalogazione, condotto da Danilo Craveia, storico e archivista, ma soprattutto alpino, con la collaborazione di altri esperti. Parte di questo materiale è già consultabile on-line sul sito www.anabiella.it, da dove si entra nelle rispettive sezione di ricerca (una per l’archivio e l’altra per la biblioteca), che permettono di consultare anche i patrimoni di altre sezioni Ana, già catalogati e presenti in rete.
«Diversi studenti dell’Università di Torino e di quella del Piemonte Orientale – conclude Fulcheri – ci hanno chiesto in passato di poter consultare libri e documenti. L’intento del progetto è proprio di renderli facilmente fruibili. Se infatti è essenziale custodire e tutelare questo materiale, è altrettanto importante favorirne la consultazione. Riscoprire le storie che racconta è un modo per farne qualcosa di molto più prezioso di un polveroso ammasso di carta».
da www.lastampa.it
Commenti recenti