Glory Road (2006)
Storia vera di un allenatore antirazzista.
Un film di James Gartner con Josh Lucas, Derek Luke, Austin Nichols, Mehcad Brooks, Alphonso McAuley, Damaine Radcliff, Al Shearer, Sam Jones III, Tatyana Ali, James Aaron Smith. Genere Sportivo durata 106 minuti. Produzione USA 2006.
Uscita nelle sale: venerdì 4 agosto 2006
1966. Un allenatore di basket crea una squadra tutta di afroamericani e vince il campionato.
Nel 1965 l’allenatore Don Haskins, affidandosi esclusivamente all’abilità degli atleti e senza tener conto dei fermenti politici e razziali in atto, mette insieme un team composto esclusivamente da giocatori afroamericani. Grazie al suo coraggio, la misconosciuta squadra di basket della Texas Western University riuscirà a vincere il campionato NCAA del 1966.
Ispirandosi a una storia vera, l’esordiente James Gartner offre a Josh Lucas (Poseidon) il volto del leggendario allenatore americano e costruisce un godibile e movimentato film che piacerà agli appassionati della pallacanestro e degli anni Sessanta, soprattutto grazie ad una colonna sonora fatta di celebri pezzi d’epoca, come per esempio “Twist and shout” degli Isley Brothers.
Prodotto da Jerry Bruckheimer, il film è lontano dall’intensità del cinema morale e indipendente dello Spike Lee di He got game, anch’esso ambientato sul campo da pallacanestro, ma è comunque capace di tratteggiare un ritratto corale coerente e ricco di sfumature, grazie anche a una ricca galleria di personaggi secondari.
Nella notte tra il 6 e il 7 Aprile i Duke Blue Devils hanno vinto il loro quinto titolo NCAA ad Indianapolis contro i Wisconsin Badgers. Coach K si è confermato uno dei migliori di sempre, entrando di diritto nella storia del basket collegiale americano. In squadra, sette giocatori su undici erano di colore: niente di strano per una società multirazziale come quella americana e per uno sport come il basket dove la percentuale degli afroamericani che gioca in NBA è pari all’80% circa.. Forse aiuterà a capire meglio, dato che quella finale fu sicuramente uno spartiacque tra il “basket giocato solo dai bianchi e il basket dopo il 1966”.
Tutto parte dopo la visione di un film basato sulla storia vera dei Texas Western Minersintitolato Glory Road – Vincere cambia tutto”. Siamo nel 1966, un giovane allenatore, Don Haskins, insegna pallacanestro ad un gruppo di ragazzine al liceo. Un giorno gli venne proposto di allenare i Texas Western Miners, una squadra che era sull’orlo del baratro, sia a livello agonistico che a livello economico. Don così decide di investire di tasca propria e va alla ricerca di giovani talenti sparsi negli Stati Uniti: decide di reclutare alcuni giocatori di colore anche se è a conoscenza che la scelta non sarà ben vista dalla mentalità razzista di quegli anni. Così facendo Haskins forma la sua squadra, ed inizia il lavoro più complicato: insegnare ai suoi giocatori, dotati di grande fisicità ma scarsi tecnicamente, i fondamentali del gioco. In poco tempo riesce, ad amalgamare 7 ragazzi di colore e 5 bianchi, e a costruire un team unito e competitivo che arriverà, vittoria dopo vittoria, al trionfo in finale dove giocheranno, per scelta del coach, solo i giocatori di colore.
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