La Spagna del ’36 con la sua guerra, la sua avventura, il suo rapporto con il gran mondo dell’intellettualità, con l’epopea di quelle Brigate Internazionali che videro accorrere da ogni parte del mondo uomini decisi a difendere la democrazia e la libertà. E tra questi volontari tanti e tanti gli scrittori, i poeti e i giornalisti che si ritrovarono accanto ai repubblicani spagnoli per respingere – dal 17 luglio 1936 – la rivolta guidata dal comandante militare delle isole Canarie, Francisco Franco. Da allora fu guerra civile che costò al paese non meno di 300.000 morti sui campi di battaglia e un numero di vittime che non fu mai stabilito con certezza. E su quella Spagna – che rappresentò l’anticamera della seconda guerra mondiale – tante e tante le storie e le rievocazioni. C’è un’abbondantissima memorialistica che forma un’intera biblioteca. Saranno, è vero, storie di ieri e dell’altrioieri, anzi, sicuramente lo sono. E però continuano a pesare, eccome, nella storia d’oggi e di domani.
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Recensione di Carlo Benedetti
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Secondo il biografo Gordon Bowker, Orwell in Spagna aveva visto gli stalinisti uccidere gli alleati trotzkisti per avere il controllo della guerra contro i fascisti. Lo scrittore, che aveva definito la situazione come «un regno del terrore» era stato costretto a fuggire dal paese perchè gli stalinisti imprigionavano gli ex commilitoni etichettandoli come traditori. Lo scrittore nel 1937, quand’era ancora non molto conosciuto, si era offerto volontario per combattere il fascismo in Spagna e si era unito alle forze del Poum, un partito socialista rivoluzionario anti-stalinista d’ispirazione trotzkista affiliato in Gran Bretagna al partito indipendente laburista (Ilp). A quell’epoca i comunisti, sotto la guida di Stalin, avevano iniziato a sopprimere i trotzkisti e ad infiltrare spie fra le schiere dei loro oppositori. L’agenzia sovietica di spionaggio, denominata allora Nkvd prima di essere ribattezzata Kgb, aveva reclutato come spia un giovane comunista londinese di nome David Crook, chiedendogli d’investigare su Orwell, sua moglie e gli altri membri del contingente dell’Ilp. Ad istruire Crook sulle tecniche di spionaggio era stato Ramon Mercader, un comunista che in seguito uccise Trotzki in Messico. La spia britannica s’infiltrò nell’ufficio dell’Ilp a Barcellona e dopo poco tempo riuscì a muovervisi liberamente rubando nelle pause pranzo documenti segreti che venivano poi fatti fotografare all’ambasciata russa. Dati più particolareggiati dell’attività di Crook sono custoditi negli archivi del Kgb, anche se la cartella di Orwell è ancora tenuta segreta. Tra i rapporti di Crook, ve n’è uno nel quale la spia si diceva «certa al 95%» che Eileen Blair, che aveva sposato Orwell nel 1936, aveva una relazione extraconiugale con George Kopp, un altro membro dell’Ilp descritto da Bowker come «strano avventuriero belga».
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