La Divisione Alpina Monterosa fu una delle grandi unità costituite dopo l’armistizio dell’otto Settembre 1943 con lo scopo di continuare il combattimento a fianco dell’alleato tedesco ed opporsi all’invasione del territorio nazionale da parte delle truppe anglo-americane.Costituita il 1 Gennaio 1944  a Pavia e mobilitata il 15 Febbraio, era formata da circa 20.000 uomini, dei quali il 19% circa proveniva dal disciolto Regio Esercito , il rimanente era costituito da reclute delle classi 1924-25. Inviati in Germania, i reparti in circa 6 mesi ,sotto la supervisione di istruttori tedeschi,completarono un intenso addestramento a Munsingen. Al termine la Divisione si schierò al completo degli effettivi (e per le vicissitudini successive che portarono i reparti a disporsi su vari fronti, fu l’unica volta) nella piana di Gansevac dove il 16 Luglio 1944 Benito Mussolini consegnò le bandiere di combattimento ai Reggimenti in procinto di rientrare in Patria.
L’alto grado di preparazione e il potente armamento ne fecero un poderoso strumento bellico al cui comando si alternarono il Colonnello Umberto Manfredini dal 1° Gennaio al 23 Marzo 1944, il Generale Goffredo Ricci sino al 15 Luglio 1944, il Generale Mario Carloni sino al 20 Febbraio 1945 e il Colonnello Giorgio Milazzo sino al 28 Aprile 1945 data di scioglimento allorchè il Maresciallo Graziani emanò l’ordine di cessare le ostilità.


Giunta in Italia tra il 19 e il 26 Luglio 1944 (transitati presso lo scalo ferroviario di Domegliara (Vr) su 37 trasporti nr 627 ufficiali e 19325 sottufficiali e soldati), fu posta alle dipendenze del Corpo d’Armata Lombardia e schierata in funzione antisbarco lungo la Riviera Ligure di Levante tra Genova e La Spezia. Cessata l’emergenza in Liguria, una parte fu trasferita al fronte meridionale in Garfagnana (Lucca) dove fra il fiume Serchio e le Alpi Apuane sbarrò la strada ai reparti Brasiliani e alle forze della 5 Armata Americana costringendole con l’operazione Wintergewitter (Tempesta d’inverno) in occasione dell’offensiva di Natale (25-30 Dicembre 1944) ad un precipitoso ripiegamento. Furono catturati numerosi prigionieri della 92^ Divisione Buffalo ed una ingente quantità di viveri e materiale bellico. Sul fronte italiano questa fu l’unica offensiva che portò le truppe italo-tedesche all’attacco.In ottobre i battaglioni “Bassano” ,”Tirano” e il gruppo “Vicenza” passarono alle dipendenze della Divisione “Littorio”. Nel Gennaio 1945 in seguito all’avvicinarsi delle forze nemiche alla frontiera , circa 10.000 alpini furono trasferiti a difesa delle Alpi Occidentali. In questo periodo passò alla Monterosa il Battaglione Cadore proveniente dal Raggruppamento “Cacciatori degli Appennini”.

A metà aprile 1945 le armate anglo-americane, bloccate sulla linea gotica dall’autunno, iniziarono l’offensiva finale in Italia. Quando il fronte fu sfondato nel settore di Bologna le forze italo-tedesche ricevettero l’ordine di ripiegare verso il Po. I reparti della Monterosa rimasti in Garfagnana si ritirarono attraversando il passo della Cisa  sotto intensi bombardamenti e mitragliamenti aerei, sostenendo continui combattimenti. Giunti a Fornovo il 29 aprile, vista l’impossibilità di proseguire si arresero  con l’onore delle armi alle truppe brasiliane F.E.B. (Forca Expedicionaria Brasileira) della 1^ Divisione.
Le forze in Liguria erano in ripiegamento  verso Genova quando il generale Meinhold, comandante del settore si arrese ai partigiani. Ordinò quindi a tutte le truppe sotto il suo comando di deporre le armi. Il 27 aprile la colonna della Monterosa che combattendo si stava dirigendo verso il passo della Scoffera, trattò  con truppe nippo-americane del 442° Rgt. la resa , che le venne concessa con l’ onore delle armi.


In Piemonte la Divisione restò compatta sino alla fine impedendo ai Francesi e agli Americani di dilagare . Abbandonati per mancanza di ordini alla loro sorte ,migliaia di Alpini si ritirarono combattendo e si arresero agli Alleati. Alcuni reparti fidandosi delle parole e dei salvacondotti partigiani deposero loro le armi. Centinaia di Ufficiali e Alpini saranno così sommariamente eliminati.

 

La Divisione contò circa 1100 Caduti fra combattimenti contro il nemico ,imboscate e uccisioni dopo la resa da parte dei partigiani. Furono assegnate 142 decorazioni al Valore fra le quali spiccano la Medaglia d’Oro conferita alla memoria dell’alpino Renato Assante,con la seguente motivazione “Forte tempra di Italiano, nato e vissuto in paese straniero, quando la Patria – straziata dal tradimento – fece appello ai suoi figli migliori, vincendo ostacoli d’ogni sorta, riuscì ad arruolarsi nelle rinascenti forze della Repubblica Sociale Italiana. Volontario in ogni ardimentosa impresa, suggellò col dono della vita l’attaccamento alla terra della sua razza, cadendo – dopo aver lottato in maniera superba nell’ultimo assalto vittorioso per la riconquista d’importante posizione. Chenaillet (Alpi Occidentali) – 20/10/1944/XXII°, 89 encomi solenni 6 promozioni per merito di guerra oltre al conferimento di numerose Croci di Ferro. Ricordiamo che nell’organico della Monterosa erano inserite circa 30 Ausiliarie, le prime Alpine della storia.

La 12^ Batteria del Gruppo Mantova schierata a Porta Littoria ( La Thuile) in Val d’Aosta dal 1° Aprile 1945 ,di supporto al IV Reggimento Alpini ,depose le armi l’8 Maggio 1945 e fu l’ultimo reparto della Repubblica Sociale Italiana ad arrendersi.