- Bisogna avere ancora un caos dentro di sè per partorire una stella danzante. (da Così parlò Zarathustra, Prologo 5)
- Bisogna avere buona memoria per mantenere le promesse.
- C’è sempre un grano di pazzia nell’amore, così come c’è sempre un grano di logica nella follia (da Così parlò Zarathustra)
- Certe madri hanno bisogno di figli infelici, altrimenti la loro bontà di madri non può manifestarsi.
- Che cosa è verità? Inerzia; l’ipotesi che ci rende soddisfatti; il minimo dispendio di forzaintellettuale.
- Chi deve essere un creatore, non fa che distruggere.
- Chi scrive aforismi non vuole essere letto ma imparato a memoria.
- Chiamo cristianesimo la sola grande maledizione, la sola enorme perversione interiore: il solo grande istinto di rivincita per il quale nessun mezzo è troppo velenoso, clandestino, sotterraneo e meschino. Lo chiamo macchia immortale dell’umanità. (da L’anticristo)
- Ci sono tante cose tra cielo e terra che solo i poeti si sono sognate e hanno cantato.
- Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male. (da Al di là del bene e del male)
- Colui al quale i pregiudizi correnti non suonano paradossali, non ha ancora sufficientemente riflettuto.
- Colui che vuole muovere la moltitudine non dovrà essere il commediante di se stesso? Non dovrà prima di tutto tradurre se stesso in grottesca evidenza e sciorinare tutta la sua persona e il fatto suo in questa riduzione grossolana e semplicistica?
- Come artista, un uomo non ha altra patria in Europa che Parigi.
- Come? L’uomo è soltanto un errore di Dio? O forse è Dio soltanto un errore dell’uomo?
- Come suonano bene la cattiva musica e le cattive ragioni, quando si marcia incontro al nemico!
- Con un talento in più si è spesso più insicuri che con uno in meno: come il tavolo sta meglio su tre che su quattro gambe. (da Umano, troppo umano)
- Contro la noia anche gli dei lottano invano.
- Cosa è male? Tutto ciò che deriva dalla debolezza.
- Cosa sono in fondo le verità dell’umanità? Sono gli errori irrefutabili dell’umanità.
- Da quando ho imparato a camminare mi piace correre.
- Da quando vi sono uomini, l’uomo ha gioito troppo poco: solo questo, fratelli, è il nostro peccato originale!
- Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore.
- Di solito la madre, più che amare il figlio, si ama nel figlio. (da Umano, troppo umano)
- Diffida di tutti coloro in cui è potente l’impulso a punire. (da Così parlò Zarathustra)
- Dio creò la donna. E, a dir vero, da quel momento cessò di esistere la noia; ma cessarono di esistere anche molte altre cose! La donna fu il secondo errore di Dio. (da L’Anticristo)
- Dio è una risposta grossolana, un’indelicatezza verso noi pensatori.
- Dopo essere venuto a contatto con un uomo religioso, sento sempre il bisogno di lavarmi le mani.
- Dove la moralità è troppo forte l’intelletto perisce.
- Dove voi vedete le cose ideali, io vedo cose umane, ahi troppo umane.
- Dovunque estende la sua influenza, la Germania rovina la cultura.
- Due cose vuole l’uomo autentico: pericolo e gioco. Perciò egli vuole la donna come il giocattolo più pericoloso. […] Anche la donna più dolce è amara. (da Così parlò Zarathustra, “Delle femmine vecchie e giovani”)
- Due grandi narcotici europei, l’alcol e il Cristianesimo.
- È mia ambizione dire in dieci frasi ciò che altri dicono in interi volumi.
- È per il basso ventre che l’uomo non può ritenersi con tanta facilità un dio. (da Al di là del bene e del male)
- È prerogativa della grandezza recare grande felicità con piccoli doni.
- Fra la religione e la vera scienza non esistono né parentele né amicizia, e neppure inimicizia: vivono in sfere diverse. (da Umano, troppo umano)
- Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore. (da Il viandante e la sua ombra)
- Gli uni governano per il piacere di governare, gli altri per non essere governati; questi hanno solo il più piccolo dei due mali. (da Aurora)
- Gli uomini passano per essere crudeli, le donne invece lo sono. Le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono.
- Gli uomini si cullano nel mondo dell’apollineo per escludere il dolore dalla vita e per poter continuare a vivere senza guardare l’altra faccia dolorosa dell’esistenza.
- Gli uomini sono per la maggior parte troppo indaffarati con se stessi per essere cattivi.
- I fanatici sono pittoreschi, l’umanità preferisce vedere dei gesti all’ascoltare delle ragioni.
- I maestri sono stati liquidati: la morale dell’uomo comune ha trionfato.
- I medici più pericolosi sono quelli che, da attori nati, imitano con perfetta arte di illusione il medico nato.
- I poeti non hanno pudore delle proprie esperienze, le sfruttano.
- I tedeschi sono come le donne, non potete scandagliarne le profondità; non ne hanno.
- Il desiderio di vincere una passione non è alla fin fine che il desiderio di un’altra passione. (da Al di là del bene e del male)
- Il miglior scrittore sarà colui che ha vergogna di essere un letterato. (da Umano, troppo umano)
- Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi. (da Ecce homo)
- Il modo più perfido di nuocere ad una causa è difenderla intenzionalmente con cattive ragioni.
- Il non parlare mai di sé è un’ipocrisia molto distinta.
- Il pauroso non sa che cosa significa essere soli: dietro alla sua poltrona c’è sempre un nemico.
- Il serpente che non può cambiar pelle muore. Lo stesso accade agli spiriti ai quali s’impedisce di cambiare opinione: cessano di essere spiriti. (da Aurora)
- Il successo è sempre stato un gran bugiardo.
- Il vantaggio della cattiva memoria è che si gode molte volte delle stesse cose per la prima volta.
- In me l’ateismo non é nè una conseguenza, nè tanto meno un fatto nuovo: esso esiste in me per istinto. Sono troppo curioso, troppo incredulo, troppo insolente per accontentarmi di una risposta così grossolana. Dio é una risposta grossolana, un’indelicatezza contro noi pensatori: anzi, addirittura, non é altro che un grossolano divieto contro di noi: non dovete pensare.
- In ogni morale ascetica l’uomo adora una parte di se stesso come Dio e perciò deve demonizzare l’altra parte.
- Io non sono un uomo, sono dinamite.
- La donna è stato il secondo errore di Dio.
- La familiarità del superiore irrita, perché non può essere ricambiata.
- La felicità dell’uomo è: io voglio. La felicità della donna è: lui vuole. (da Così parlò Zarathustra)
- La felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma volere tutto ciò che si fa.
- La morale in Europa oggi è la morale del branco.
- La pancia è la ragione per la quale un uomo non si può considerare un dio.
- La virtù rimane il vizio più costoso: e deve rimanerlo.
- La vista continua di persone sofferenti fa diminuire continuamente la compassione. Invece, si diventa tanto più sensibili al dolore degli altri quanto più si è capaci di partecipare alla loro gioia.
- La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli. (da Umano, troppo umano)
- La vita non è cento volte troppo corta per annoiarsi?
- La vita senza musica non è vita.
- La voce dell’uomo è l’apologia della musica.
- L’aforisma, la sentenza, sono le forme dell’eternità; la mia ambizione è dire in dieci frasi quello che chiunque altro dice in un libro, quello che chiunque altro non dice in un libro.
- L’amore è un fatto al di là del bene e del male.
- L’anima deve scegliersi le fogne adatte per liberarsi dei propri escrementi. Questa funzione viene assolta da persone, conoscenti, professioni, la madre patria, il mondo, o infine, per i veri arroganti (intendo i nostri moderni pessimisti), dal Buon Dio.
- Le convinzioni, più delle menzogne, sono nemiche pericolose della verità.
- Le donne fini credono che una cosa non esista affatto, quando non è possibile parlarne in società.
- Le persone che ci donano la loro piena confidenza credono per questo di avere diritto alla nostra. Ciò è un errore: coi regali non si acquistano diritti. La familiarità del superiore irrita, perché non può essere ricambiata. (da Aforismi)
- Le posizioni estreme non sono seguite dalle moderate, ma da opposte posizioni estreme.
- L’esistenza è in realtà un tempo imperfetto che non diventa mai un presente.
- L’essere confutabile non è certo la minore attrattiva di una teoria; proprio per questo attira i cervelli più sottili.
- L’irrazionalità di una cosa non è una prova contro la sua esistenza, ma piuttosto una sua condizione.
- Lo stupido ti trascina verso il basso per batterti con le sue stesse armi.
- L’onore è sempre una virtù antica.
- L’ozio è il padre di ogni filosofia. Quindi la filosofia è un vizio?
- L’uomo è difficile da scoprire, ed egli è per se stesso la più difficile delle scoperte.
- L’uomo è una corda tesa fra l’animale e il Superuomo, una corda sopra l’abisso. (da Ecce Homo)
- Nella vendetta e nell’amore la donna è più barbara dell’uomo.
- Nessun vincitore crede al caso.
- Nessuno muore oggi per una terribile verità: ci sono troppi antidoti ad essa.
- No. La vita non mi ha disilluso. Di anno in anno la trovo invece più ricca, più desiderabile e più misteriosa – da quel giorno in cui venne a me il grande liberatore, quel pensiero cioè che la vita potrebbe essere un esperimento di chi è volto alla conoscenza – e non un dovere, non una fatalità, non una frode. E la conoscenza stessa: può anche essere per altri qualcosa di diverso, per esempio un giaciglio di riposo o la via ad un giaciglio di riposo; oppure uno svago o un ozio; ma per me essa è un mondo di pericoli e di vittorie, in cui anche i sentimenti eroici hanno le loro arene per la danza e per la lotta. “La vita come mezzo della conoscenza” – con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma perfino gioiosamente vivere e gioiosamente ridere. (da La gaia scienza, aforisma 324)
- Non augurate mai ad un invidioso di avere figli: sarebbe geloso di loro perché non può più avere la loro età.
- Non c’è niente da fare: ogni maestro ha un solo allievo, e questo gli diventa infedele perché è destinato anche lui a diventare maestro.
- Non esistono fenomeni morali, ma solo interpretazioni morali dei fenomeni.
- Ogni abitudine rende la nostra mano più ingegnosa e meno agile il nostro ingegno.
- Per chi è molto solo, il rumore è già una consolazione.
- Per la donna, l’uomo è un mezzo il cui fine è un bambino.
- Per vivere soli bisogna essere o un animale o un dio, dice Aristotele. Manca il terzo caso: bisogna essere l’uno e l’altro, un filosofo.
- Più di un uomo non è riuscito a diventare un pensatore perché la sua memoria era troppo buona.
- Potrei credere solo a un dio che sapesse danzare. E quando ho visto il mio demonio, l’ho sempre trovato serio, radicale, profondo, solenne: era lo spirito di gravità, grazie a lui tutte le cose cadono. Non con la collera, col riso si uccide. Orsù, uccidiamo lo spirito di gravità. Ho imparato ad andare: da quel momento mi lascio correre. Ho imparato a volare: da quel momento non voglio più essere urtato per smuovermi. Adesso sono lieve, adesso io volo, adesso vedo al di sotto di me, adesso è un dio a danzare, se io danzo.
- Profeti del tempo. Come le nuvole ci rivelano in che direzione soffiano i venti in alto sopra di noi, così gli spiriti più leggeri e più liberi preannunciano con le loro tendenze il tempo che farà.
- Quando guardi nell’abisso, l’abisso guarda in te.
- Quando la menzogna si accorda con il nostro carattere diciamo le bugie migliori.
- Quando la riconoscenza di un gran numero per uno solo perde ogni pudore, allora nasce la gloria.
- Quanto più ci innalziamo tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare.
- Quanto più pensiamo a tutto quello che fu e che sarà, tanto più pallido ci diventa quel che è ora.
- Quello che non mi uccide, mi rende più forte. (da Crepuscolo degli idoli)
- Queste persone si astengono, è vero: ma la Sensualità, quella cagna, invidiosa e torva, guarda in fuori da tutto ciò che fanno.
- Ridere significa essere maligni con tranquilla coscienza.
- Riguardo a sacrificio e spirito di sacrificio le vittime la pensano diversamente dagli spettatori: ma da tempo immemorabile non si è mai data loro la possibilità di dirlo.
- Se i coniugi non vivessero insieme, i buoni matrimoni sarebbero più frequenti.
- Se l’uomo percepisce la verità in uno stato di coscienza, vedrà ovunque solo la miseria e l’assurdità della vita… e un grande disgusto lo assalirà.
- Se penso ad una specie di uomo all’opposto dei miei istinti, alla fine vi trovo sempre un tedesco.
- Se si ha carattere, si ha anche una propria tipica esperienza interiore, che ritorna sempre.
- Se uno ha molto da cacciarvi dentro, una giornata ha cento tasche.
- Senza musica, la vita sarebbe un errore. (da Crepuscolo degli dei)
- Si ama il proprio desiderio e non la cosa desiderata.
- Si odono solo le domande alle quali si è in condizione di trovare una risposta.
- Solo gli animali più acuti e attivi sono capaci di provare noia. Un tema per un grande poeta sarebbe la noia di Dio il settimo giorno della creazione.
- Spesso si contraddice un’opinione quando ciò che non è congeniale in realtà è il tono in cui è stata trasmessa.
- Stirpe miserabile ed effimera, figlio del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire? Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è -morire presto. (da La nascita della tragedia)
- Tu dici che è la buona causa che consacra perfino la guerra? Io ti dico: è la buona guerra che consacra ogni causa.
- Tutta la bellezza e la magnificenza che abbiamo prestato alle cose reali e immaginate, io voglio rivendicarla come proprietà e opera dell’uomo: come la sua più bella apologia. L’uomo come poeta, pensatore, Dio, amore, forza; ammiriamo la sua regale generosità, con cui ha fatto doni alle cose per impoverire se stesso e sentirsi miserabile! Finora il suo maggiore disinteresse fu questo, che egli ammirò e adorò e seppe nascondere a se stesso che egli stesso aveva creato ciò che ammirava
- Tutti gli uomini che facciamo aspettare a lungo nell’anticamera del nostro favore vanno in fermentazione o divengono acidi.
- Tutto ciò che è profondo ama la maschera.
- Un idealista è incorreggibile: se è allontanato dal suo paradiso farà un ideale del suo inferno.
- Un po’ di salute ogni tanto è il miglior rimedio per l’ammalato.
- Un politico divide l’umanità in due classi: strumenti e nemici. Il ché significa che ne conosce una sola, la seconda.
- Un uomo sembra di carattere assai più spesso perché segue il suo temperamento, che perché segue sempre i suoi principi.
- Una bella donna ha qualcosa in comune con la verità: entrambe danno più felicità quando si desiderano che quando si posseggono.
- Una cosa buona non ci piace, se non ne siamo all’altezza.
- Una donna può stringere legami di amicizia con un uomo; ma per mantenerla, è forse necessario il concorso d’una leggera avversione fisica. (da Umano, troppo umano)
- Una felicità che finora l’uomo non ha mai conosciuto: la felicità di un dio colmo di potenza e d’amore, di lacrime e di riso, una felicità che, come il sole alla sera, non si stanca di effondere doni della sua ricchezza inestinguibile e li sparge nel mare, e come il sole, soltanto allora si sente assolutamente ricca, quando anche il più povero pescatore rema con un remo d’oro! Questo sentimento divino si chiamerebbe, allora -umanità! (da La gaia scienza, aforisma 337)
- Una passeggiata in un manicomio mostra che la fede non prova nulla.
- Uno va dal prossimo perché cerca se stesso, un altro, perché vorrebbe perdere se stesso.
- Vai a donne? Non dimenticare la frusta. (da Così parlò Zarathustra)
- Vi è un grado di falsità incallita, che si chiama coscienza pulita.
- Vi insegno il Superuomo. L’uomo è qualcosa che dev’essere sorpassato. (da Così parlò Zarathustra)
- Vi scongiuro, fratelli miei, rimanete fedeli alla Terra, e non credete a coloro che vi parlano di speranze soprannaturali! Sono avvelenatori, che lo sappiano o no.
- Vivere con immensa e superba imperturbabilità; sempre al di là. (da Al di là del bene e del male, aforisma 284)
- Voi invitate un testimone, quando volete parlar bene di voi; e quando l’avete sedotto a pensar bene di voi, pensate voi stessi bene di voi.
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