Menotti Garibaldi fu il primogenito di Giuseppe e Anita. Nato in Brasile nel 1840, partecipò dal 1859 al 1871 a tutte le campagne militari del padre, compresa la Spedizione dei Mille. Si distinse in particolare a Bezzecca, nel 1866, dove meritò una medaglia d’oro. Negli anni Settanta divenne deputato del collegio di Velletri, carica che ricoprì per un ventennio, battendosi sempre per il miglioramento delle condizioni dell’Agro Romano e dei suoi abitanti. Divenne imprenditore agricolo di una vasta area nella zona veliterna, trasformando il piccolo centro campestre di Carano in un borgo rurale attivo e importante, provvisto di telegrafo, scuola e stazione sanitaria. La sua incessante attività di bonificatore lo portò ad ammalarsi e a morire, nel 1903, sconfitto dalla malaria. Una figura tra le più romantiche del mondo garibaldino e certamente un “degno figlio di tanto padre”.
Sulle tracce del giovane Garibaldi nell’orizzonte aperto e luminoso del mare Mediterraneo: Con la fuga in America Latina nel 1834 finisce la giovinezza di Giuseppe Garibaldi, che è stato dal 1821 al 1833 da marinaio a comandante in seconda nella navigazione commerciale sul Mediterraneo A questa professione ha voluto avviarsi da ragazzo, è stato istruito dal padre e dai migliori comandanti di nave della Liguria Oltre all’incontro con Roma nel 1825, anni del giubileo, l’esperienza della navigazione gli fa conoscere porti antichi come Odessa e Costantinopoli e porti nuovi come Rostov e Taganrog, dove si colloca l’incontro, anch’esso mitico, con un “credente” che lo inizia al pensiero di Giuseppe Mazzini
Vita di Garibaldi. Vol. 1: 1807-1860: Tra i biografi di Garibaldi, Jessie White è senz’altro quella più di parte. Tuttavia, la sua prosa vivace e il taglio giornalistico rendono i due volumi dedicati all’Eroe dei due mondi un affresco partecipato del Risorgimento italiano. D’altronde, Jessie White, col marito Marco era stata testimone oculare e attrice di primo piano di buona parte degli eventi che narrava. Era stata col marito militante mazziniana e poi garibaldina, più volte arrestata e imprigionata, anche per anni, da vari regimi della restaurazione. La vita di Garibaldi, nelle pagine della White, diviene un avvincente resoconto degno della penna di un Salgari, e si coniuga con le vite di Mazzini, Pisacane, Cavour e decine di altri più o meno noti personaggi dell’Unità d’Italia.
Il libro ricostruisce la vicenda dei due piroscafi Piemonte e Lombardo, che trasportarono attraverso il Tirreno la spedizione dei Mille nel maggio di centocinquant’anni fa. Da Quarto a Marsala: un viaggio travagliato, dove al comando di Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio, le due imbarcazioni dovettero affrontare numerosi imprevisti. Nonostante l’importanza storica delle due navi nessuno ancora ne aveva ricostruito la storia: quando e dove furono costruiti, per chi navigarono e che fine fecero. Attraverso documenti inediti viene inoltre chiarita la vicenda relativa al loro sequestro da parte di Garibaldi. Ci fu un accordo con il Governo di Torino o con l’armatore Rubattino? Che ruolo ebbe l’amministratore della compagnia di navigazione a cui appartenevano, Giovanni Battista Fauché.
Eroe senza ideologie, perfetta incarnazione del mito romantico, spirito fiero e incorruttibile. Una leggenda le sue imprese, un romanzo di avventure la sua vita. Racconto e verità in un ritratto inedito di Garibaldi. Alfonso Scirocco, docente di Storia del Risorgimento presso la Facoltà di Lettere dell’Università Federico II di Napoli, fa parte del Consiglio di presidenza dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, della Commissione nazionale per la pubblicazione dei caretggi di Cavour e delle Commissioni per le edizioni nazionali degli scritti di Mazzini e di Garibaldi.
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