*La Defence of the Realm Act (DORA) venne approvata nel Regno Unito l’otto agosto 1914, quattro giorni dopo che il Paese entrò in guerra. Causò una censura molto forte e in quel periodo numerosi attivisti pacifisti (Bertrand Russell, ad esempio) vennero imprigionati.
Era fermamente liberal e si interessò a molti movimenti del suo tempo, come quello delle Suffragette. Riteneva che la guerra si sarebbe potuta evitare con accordi tra la Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia, Russia) e gli Imperi Centrali (Germania, Austria-Ungheria, Impero Ottomano, Bulgaria).
Durante la guerra
Aveva trentasette anni e si trovava in Francia quando scoppiò la guerra. Si dimostrò pieno di risorse nel consegnare personalmente, superando i controlli delle autorità francesi e britanniche, i propri articoli a Londra. In un episodio in particolare, corruppe il commissario di bordo di un vaporetto con cui doveva attraversare un canale e riuscì addirittura a fare in modo che i propri pezzi fossero consegnati dall’Ufficio della Guerra stesso, con l’aiuto di un messo ufficiale del Re.
Gibbs venne arrestato più di una volta ma continuò a tornare al fronte. Quando nel 1915 fu arrestato a Le Havre, rimase in prigione per dieci giorni e venne minacciato di morte da un comandante inglese per via del suo comportamento pericoloso. Insieme ad altri quattro uomini (Percival Phillips, William Beach Thomas, Henry Perry Robinson and Herbert Russell) venne inserito tra i corrispondenti di guerra ufficiali. La ovvia conseguenza di ciò fu che dovette sottostare alla censura.
Il primo giorno della Battaglia della Somme (il primo Luglio 1916) portò 57470 perdite tra le file dei Britannici, di cui 19240 morirono. Gibbs, non piazzato idealmente sul campo di battaglia per poter avere una buona visuale, e inoltre soggetto alla censura, scrisse:
“Potremmo definire questa, complessivamente, una buona giornata per l’Inghilterra e laFrancia. Un giorno che promette bene per questa guerra.”
Herbert Russell inviò un telegramma alla Reuters in cui diceva:
“La giornata sta andando bene per Inghilterra e Francia.”
Russell più tardi affermò di vergognarsi profondamente di quello che aveva scritto. Gibbs difese il suo pezzo dicendo di aver provato a “risparmiare i sentimenti di quegli uomini e quelle donne i cui figli si trovano in Francia a combattere”.
Dopo la guerra
Partì poco dopo la guerra per un tour di letture negli Stati Uniti. Cominciò a lavorare come giornalista freelance, dopo aver dato le dimissioni dal Daily Chronicle per via del supporto dato dal giornale alla politica di Lloyd George nei confronti dell’Irlanda (Gibbs eracattolico). Continuò a lavorare come corrispondente di guerra anche durante la Seconda Guerra Mondiale. Morì a Godalming, nel Surrey, il 10 Marzo 1962.
Nel 1914 fu incaricato di scrivere per il suo giornale un commento quotidiano sulla crisi politica che viveva l’Europa. Nel mese di Settembre il governo dell’Impero invitò ogni colonia a scegliere un corrispondente ufficiale da unire alle sue truppe. Sir George Pearce, ministro della difesa, esortò l’Associazione Australiana dei giornalisti a nominare un loro membro. Bean vinse per pochi voti a discapito di Sir Keith Murdoch, giornalista del Melbourne Herald, nonché padre del celebre imprenditore e magnate degli affari RupertMurdoch.
Dopo essere stato in Egitto, il 25 Aprile 1915 si spostò in Turchia, dove testimoniò la battaglia di Gallipoli e dimostrò grande coraggio e dedizione nel prestare soccorso ai feriti sotto il fuoco nemico. Il 6 di Agosto fu ferito alla gamba destra ma, rifiutandosi di venire ricoverato, restò presso il campo di battaglia sino a quando non tornò a stare abbastanza bene da poter assistere da vicino ai combattimenti. Bean nei suoi articolispiegò come i valorosi soldati australiani in battaglia stessero dimostrando le qualità che aveva ammirato in loro quando si trovava ancora in Patria. Seguì la fanteria in Francia nel 1916, dove stette sino al 1918.
Dopo la guerra
Dopo la guerra pubblicò la Storia ufficiale dell’Australia nella guerra del 1914-1918. Con gli anni il suo atteggiamento verso la guerra cambiò e cominciò a considerarla con orrore e a temere lo scoppio di un nuovo, grande conflitto. Per questo appoggiò il progetto di Chamberlain di una conciliazione con Hitler. Ammise il proprio errore dopo l’invasionetedesca della Cecoslovacchia. Morì nel 1968.
Nacque a Bucarest da una famiglia umile, suo padre era un imbianchino. Dicescu aderì al movimento socialista nel 1909 e fu un membro del Partito Socialista Democratico Romeno dal 1910 al 1916.
Durante la guerra
In questo periodo scoppiò la guerra e, sebbene il suo Paese fosse ancora neutrale (la Romania entrò a far parte dell’Intesa nel 1916), Dicescu lavorò come corrispondente per il giornale di sinistra Adevarul. Quando la Romania entrò in guerra egli partecipò ai combattimenti, ritirandosi poi in Moldavia con il resto dell’esercito.
Dopo la guerra
Nel 1917 Dicescu, gravemente ferito, fu ricoverato in Russia, nazione alleata. Diventò un Bolscevico e lottò durante la Rivoluzione di Ottobre, che seguì a quella di Febbraio. Passò molti anni della sua vita lavorando come funzionario del nuovo governo sovietico, dopodiché si dedicò alla carriera accademica.Nel 1937 venne arrestato durante le Grandi Purghe e l’anno seguente arrivò la sua condanna a morte.
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