La Prima Guerra Mondiale vede anche i primi tentativi di costituzione di una forza aeronavale, che tanto decisiva si rivelerà poi nei conflitti successivi. Dopo le prove di decollo e appontaggio da parte dell’americano Eugene Ely con un biplano Curtisssull’incrociatore corazzato Pensylvania nel 1911 (precedentemente era riuscito a decollare anche dalla Birmingham), è la Gran Bretagna ad assumere un ruolo guida, trasformando nel biennio 1914/1915 numerose navi passeggeri in vascelli per il trasporto idrovolanti.

Molti calavano il velivolo in acqua per il decollo e lo recuperavano dopo l’ammaraggio, ma alcuni, come la Ark Royal, disponevano di un ponte prodiero di decollo. Gli idrovolanti erano adoperati per mansioni di ricognizione, ma già nel 1914 sette furono inviati a bombardare le rimesse di dirigibili tedesche a Cuxhaven, anche se con scarso esito. Nel 1916 sempre la Gran Bretagna dotò l’incrociatore corazzato Furious di un ponte prodiero per decollo e appontaggio, in seguito integrato da un ponte poppiero espressamente designato per l’appontaggio; gli insuccessi delle prove portarono alla convinzione della necessità di un singolo ponte esteso da prua a poppa, che fu messa in pratica nel 1918 con laArgus; il sistema si rivelò finalmente efficace, ma troppo tardi per un suo utilizzo nel conflitto. Le forze aeree furono invece adoperate in mare per la lotta ai sommergibili, per la quale nella seconda metà del 1918 erano disponibili ogni giorno mediamente 300 idrovolanti, 189 aeroplani da basi a terra e 75 dirigibili.

Eric Repetto – 5A